“Dalla casa alla sburocratizzazione, ecco le priorità per gli anziani”. Lo Spi Toscana ne parla su Repubblica

Solitudine, casa, salute, burocrazia. Su La Repubblica Firenze di venerdì 8 settembre si continua a parlare delle implicazioni della sfida demografica, dei bisogni della popolazione anziana e di alcune possibili soluzioni.

Uno degli aspetti senza dubbio prioritari per gli anziani, ricorda su Repubblica il segretario generale dello Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati, è proprio quello dell’abitare: “A Firenze ci sono più di 10 mila anziani prigionieri in casa loro, perché magari abitano al terzo o quarto piano senza ascensore – evidenza il segretario generale dello Spi Cgil Toscana -. Sono partiti progetti di cohousing e devono essere ampliati, così come le case stesse dovrebbero essere a misura di anziano“.

Sul tema interviene anche il segretario generale provinciale dello Spi di Firenze Mario Batistini: “Abbiamo anziani che stanno in case anche di proprietà ma che vivono in
difficoltà e solitudine” sottolinea Batistini, che evidenzia come lo Spi guardi con favore a Firenze a progetti come quello di Montedomini “dove gli anziani possono vivere autonomamente avendo, però, un’assistenza modulata in base alle necessità: dobbiamo andare in questa direzione, abbiamo caserme, immobili che possono essere riorganizzati”.

Oltre a ricordare i progetti già avviati dal sindacato come “A casa in buona compagnia” e “Connessi in buona compagnia”, il segretario generale dello Spi Cgil Toscana Gramolati annuncia nell’articolo anche il lancio di una campagna per sburocratizzare: “Se, ad esempio, una persona ha una patologia irreversibile perché ogni anno deve fare una certificazione? È una diseconomia che appesantisce la vita delle persone”.

L’articolo completo è su La Repubblica Firenze di venerdì 8 settembre.

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