Molto di più della presentazione di un libro. È stata una vera e propria lezione di storia quella tenuta da Riccardo Nencini nell’auditorium della Cgil di Arezzo. Lo spunto è stato la presentazione del suo ultimo lavoro, “Muoio per te”. Dedicato alla morte di Giacomo Matteotti, ripercorre la cronologia della storia innestandovi passioni e odii, amori e angosce. Ne emerge la natura vero del fascismo che fu capace di sequestrare, torturare, uccidere e mutilare un oppositore. Emerge anche che tra le cause della decisione del fascismo di assassinare il leader socialista non ci furono solo motivi politici ma anche il timore che emergesse la corruzione del regime che era arrivata ad infiltrarsi nella stessa famiglia del Duce e a falsificare i conti dello Stato.
Nencini adotta anche una particolare chiave di lettura per contribuire a spiegare i sentimenti e le scelte dei protagonisti. Ecco le storie di Velia Titta, moglie di Matteotti; Margherita Sarfatti, amante di Mussolini; Anna Kuliscioff, compagna di Filippo Turati; Giulia Schutch, moglie di Antonio Gramsci.
Se vogliamo capire le ragioni del fascismo e trovare ulteriori motivi per evitare che la storia possa ripetersi, “Muoio per te” è un libro di storia scritto e che si legge come un romanzo.
Alla presentazione del libro ad Arezzo hanno partecipato il Segretario Provinciale dello Spi di Arezzo, Giancarlo Gambineri e il Segretario provinciale della Cgil, Alessandro Tracchi. Alessio Gramolati, Segretario Generale dello Spi Toscana ha concluso i lavori.
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