A Pistoia recuperati oltre 110 mila euro a favore dei pensionati

Oltre 110 mila euro recuperati in un anno, a favore dei pensionati, per prestazioni previdenziali non vantate e arretrati, grazie al controllo di più di mille cedolini mensili e di certificati di pensione. È questo il bilancio 2023 del servizio offerto dallo Spi Cgil della provincia di Pistoia nelle proprie sedi sul territorio, per il controllo delle pensioni e per la campagna dei diritti inespressi.

Tra i tanti casi affrontati anche quello di un arretrato di 5.000 euro per una  indennità di accompagnamento non rivendicata in occasione del riconoscimento o dei 7.500 euro di arretrati per una pensione ai superstiti di cui una signora separata riteneva di non avere diritto. I risultati sono stati frutto di oltre mille interventi di scarico di cedolini mensili e di certificati di pensione che sono stati effettuati  sulla base della convenzione con Inps che consente  allo Spi Cgil di recuperare i dati dei propri iscritti negli archivi dell’Istituto.

Questo impegno è concentrato sia nei confronti di pensionati con trattamenti pensionistici bassi, che hanno quindi integrazioni di carattere assistenziale legate ai redditi (integrazione al trattamento minimo, maggiorazioni sociali ed incremento, quattordicesima mensilità, assegno sociale, assegno al nucleo familiare e di vedovanza), sia per chi ha diritto a prestazioni che possono sorgere in un momento successivo alla liquidazione della pensione (supplementi per lavoro post pensionamento o ricostituzioni di pensione per modifica dei redditi o di contributi non considerati nella liquidazione della pensione).

“Gli iscritti e coloro che si iscrivono è sufficiente che siano muniti di documenti e della cifra di pensione netta riscossa il mese precedente all’accesso agli archivi dell’Istituto per poter scaricare cedolini di pensione, certificato di pensione (Obism), certificazione unica fiscale (C.U.) e attraverso tale documentazione procedere al controllo della pensione nel caso ci sia la necessità”, si spiega dallo Spi Cgil di Pistoia.

Lo stesso sindacato dei pensionati ha rilevato in tempi rapidi l’errore che il sistema dell’Inps aveva commesso relativamente agli indebiti emessi nel novembre scorso sugli incrementi legati alla legge 197/22, evitando che molti dei 1.900 pensionati che lo avevano ricevuto pagassero il bollettino allegato. “Peraltro la questione non è ancora stata risolta in maniera definitiva in quanto quegli stessi pensionati a cui era arrivato l’indebito debbono ancora ricevere le quote relative a dicembre e tredicesima 2023 della medesima legge – afferma Marcello Cappellini, della segreteria Spi Cgil Pistoia – In tal senso, abbiamo sollecitato l’Istituto, affinché si attivi per la restituzione delle somme di chi ha pagato il bollettino, e per la sistemazione degli arretrati relativi alle rate maturate nel 2023 per tutti i circa 1.900 pensionati, che sono coinvolti e che sono sicuramente fra quegli maggiormente in difficoltà economiche dal momento che la maggiorazione in questione spetta a coloro che hanno pensioni  minime o inferiori al minimo”.

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