Sanità, Rsa, ambiente, contrattazione sociale: le richieste dello Spi Cgil Prato Pistoia ai consiglieri regionali toscani

La segreteria dello Spi Cgil Prato Pistoia ha incontrato i consiglieri regionali di centrosinistra dei due territori Simona Querci, Bernard Dika e Matteo Biffoni. Un incontro, promosso dal sindacato, per sottoporre ai nuovi eletti le problematiche ritenute prioritarie dalla categoria dei pensionati della Cgil. L’obiettivo è quello di costruire “un rapporto costruttivo con i consiglieri regionali, mirato ad affrontare e a risolvere i problemi che riguardano da vicino i pensionati”.

Sul tavolo sono stati messi molteplici temi. Si parte dal ruolo e dalla funzioni delle Rsa: qualità del servizio, liste di attesa, nuove autorizzazioni, possibili alternative al ricovero in Rsa. Poi l’argomento delle quote socio sanitarie: la necessità di rivedere la ripartizione delle risorse disponibili fra Firenze, Prato, Pistoia e Empoli, trovare soluzioni agli aumenti delle rette decise da alcune Rsa che finiscono per pesare solo sulle famiglie. Macro-tema è stato poi quello della sanità. Si è parlato delle criticità inerenti alla presa in carico dei pazienti e al dopo dimissioni dall’ospedale, del ruolo dei medici di famiglia, dell’ospedale di San Marcello, di quello di Pescia, e della necessità di potenziare i consultori.

“Come Spi Cgil abbiamo espresso preoccupazione non solo per il ritardo nella realizzazione delle nuove Case di Comunità – spiega il sindacato -. Ma anche per l’eventualità di non reperire il personale necessario affinché queste nuove strutture possano operare efficacemente. Inoltre sull’Ambulatorio Solidale Articolo 32: ritenendo questa una esperienza nobile e utile (nata da un’idea dello Spi Cgil, ndr) da sostenere con tutti gli strumenti possibili, abbiamo chiesto ai consiglieri neo eletti di sostenere la nostra richiesta, già avanzata a suo tempo, affinché la Regione Toscana valuti l’opportunità di un contribuito economico per sostenere l’attività dell’ambulatorio stesso”.

Il dialogo è proseguito trattando il tema dei beni confiscati alle mafie: qui sono state chieste maggiori risorse per i Comuni per gestire gli eventuali beni assegnati, poi di verificare la possibilità di assegnare beni confiscati (alberghi, pensioni) agli studenti universitari che hanno difficoltà a trovare appartamenti a prezzi ragionevoli. E infine di favorire l’assegnazione ai Comuni di quei beni più facilmente gestibili. Altro macro-tema è stato quello dei rifiuti. “Ci sono da parte di molti cittadini, ma soprattutto dei pensionati lamentele sia sulla qualità del servizio reso da Alia, sia per l’aumento delle bollette anche in caso di raccolta differenziata – prosegue il sindacato -. E’ quindi ancora più necessario avere un piano regionale per gli impianti necessari a smaltire i rifiuti raccolti nella nostra Regione”.

Il sindacato ha chiesto anche barriere anti-rumore fotovoltaiche lungo l’autostrada A11, così da abbattere i rumori e allo stesso tempo produrre energia elettrica pulita. Mentre sulla viabilità è stato ricordato che “in tutte e le due province esistono problematiche importanti, soprattutto nelle aree interne”. Sulle comunità energetiche invece è stata sottolineata “la necessità di semplificare la normativa nazionale”, ma anche l’esigenza di “dare maggiore sostegno ai Comuni perché siano capofila nella realizzazione di queste nuove strutture”. Lo Spi Cgil ha poi ricordato che la contrattazione sociale rimane uno strumento importante che alcuni sindaci non riescono ad apprezzare. “Sarebbe necessario condurre insieme iniziative di denuncia e protesta contro le scelte del Governo che di fatto penalizzano gli Enti Locali e di conseguenza i cittadini, come ad esempio l’azzeramento del contributo affitti e morosità incolpevole”. “L’impegno comune – concludono dal sindacato –, è quello di continuare ad avere un confronto continuo e proficuo e di intraprendere, nel rispetto dei propri ruoli, battaglie comuni che permettano di risolvere piccoli e grandi problemi che assillano i cittadini sopratutto quelli più fragili e anziani”.

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