È uscito il numero di aprile 2024 di LiberEtà Toscana, l’inserto di LiberEtà che approfondisce ogni mese numerosi temi, dall’attualità al sociale alla cultura.
In questo numero, il supplemento dedica la copertina e il primo articolo, a firma di Ilaria Ciuti, alla festa del 25 aprile. Quattro voci femminili si confrontano sul significato della festa della Liberazione, tra pace e guerra, destra al potere, disuguaglianze di genere ed economiche: Anna Loretoni, docente di filosofia politica e preside di scienze sociali alla Scuola Sant’Anna di Pisa, l’attrice Gaia Nanni, la cantante Ginevra Di Marco, l’avvocata giuslavorista Marina Capponi.
I settant’anni da quella che viene comunemente chiama la «madre di tutte le vertenze», quella del Pignone a Firenze, sono l’occasione per ricordare la figura di Giorgio La Pira, artefice della trattativa, modello vistuoso di operazione di salvataggio industriale. Franco De Felice ha intervistato Patrizia Giunti, presidente della Fondazione Giorgio La Pira e Daniele Calosi della Fiom, anche lui intervistato da De Felice.
Andrea Brachi racconta l’esperienza di Articolo 32, Ambulatorio solidale che cura anziani soli, immigrati e indigenti: un approccio multidisciplinare della cura della persona, a partire dai cosiddetti “invisibili”.
Dall’abbazia di San Miniato a Monte, padre Bernardo Gianni, parla di pace e dei morti nei cantieri. Il suo è il sogno di una città dove tutte le differenze siano rispettate e dove a moltiplicarsi siano i luoghi di crescita e confronto tra le persone. Franco De Felice lo ha intervistato.
“Nel cantiere Esselunga a morire sono stati gli ultimi”: è l’articolo a firma di Stefano Vetusti.
Chiudono l’inserto di LiberEtà Toscana di aprile 2024 le segnalazioni di eventi e iniziative culturali a cura di Alessandra Carlomagno e la rubrica “La mosca sul muro” che ospita un articolo della giornalista Ilaria Ciuti dal titolo “Il maschio eterno”.