“Enrico Berlinguer è stato un leader molto popolare, rispettato e amato perchè, anche nelle differenze tra politica e sindacato, vi erano un sentire comune e la chiara convinzione, che apparteneva a entrambi, di voler fare delle classi lavoratrici una grande forza emancipatrice e trasformativa della società”.
Lo ha detto Tania Scacchetti, Segretaria generale dello Spi Cgil nazionale, che è intervenuta telefonicaente, non potendo partecipare di persona per motivi familiari, all’incontro “I diritti sociali e civili” che si è tenuto il 22 settembre al Mandela Forum di Firenze nell’ambito nell’ambito del programma di iniziative collaterali alla mostra dedicata a Enrico Berlinguer.
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Scacchetti si è poi soffermata a lungo sul tema al centro dell’incontro, i diritti sociali e civili e la relazione tra di essi, che Berlinguer fu capace di leggere con anticipo rispetto ai tempi.
“Non basta battersi per i diritti civili, individuali, se quei diritti li guardiamo con una visione autonomistica della società: il tema è di provare a trovare non solo una risposta ai diritti soggettivi, ma di riconnetterli in una forma di azione collettiva – ha aggiunto Scacchetti -. Io penso che questo oggi significhi quasi avere un’ossessione sulla crisi della democrazia e sulla partecipazione: in un Paese in cui il Governo vuole silenziare il dibattito, il conflitto, il confronto, la partecipazione delle persone e la loro ripresa di una responsabilità individuale a difesa della democrazia, dei diritti, dell’umanità, è una strada per la quale io penso che Berlinguer si sarebbe fortemente battuto”.
“Siamo di fronte a una società in cui il capitalismo si è mangiato le democrazie – ha detto inoltre Scacchetti –. Come far tornare il lavoro al centro è oggi la grande questione democratica, non solo dal punto di vista salariale, ma dal punto di vista del protagonismo dei lavoratori, come far tornare il lavoro ad essere costruttore di democrazia e costruttore della società affermando i principi di uguaglianza, di solidarietà che erano i valori di Berlinguer. Occorre affermare i valori di una democrazia che deve essere per forza partecipativa e caratterizzata dal protagonismo delle persone nelle trasformazioni e nei cambiamenti”.
“Il sindacato e la politica, con modalità differenti, devono tornare ad essere una forza di irruzione della società civile nello spazio istituzionale, provando rendere i valori della democrazia, della solidarietà, dell’uguaglianza e dei diritti universali, protagonisti del dibattito”, ha concluso Scacchetti.
L’incontro moderato da Daniela Preziosi ha visto la partecipazione di Livia Turco e Benedetta Tobagi.
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(foto di Pietro Ruffolo)