Strage di via D’Amelio: l’impegno sui campi della legalità

La legalità è nelle nostre mani. Nel giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta, lo Spi Cgil Toscana ricorda l’importanza della lotta alla mafia. Tra le azioni promosse dal sindacato, i campi sui beni confiscati alla malavita. Da giugno a settembre sono 23 le volontarie e i volontari dello Spi che dalla Toscana parteciperanno all’iniziativa organizzata dallo Spi Cgil nazionale, in collaborazione con una rete di associazioni che gestiscono i beni, in Lombardia, Campania, Calabria e Sicilia. Un modo per piantare un seme di legalità, ma anche per creare un dialogo intergenerazionale tra i pensionati e i giovani che prendono parte ai campi.

La Toscana è in prima fila per la promozione della legalità. Proprio qui, nella tenuta di Suvignano (Siena), si svolgono 4 campi della legalità organizzati da ARCI e Libera. Nel terreno più grande confiscato alla criminalità in una regione del Centro-Nord Italia arriveranno una quindicina di pensionati. All’interno della tenuta, grazie a un progetto di Spi nazionale, Toscana e Siena, sta nascendo un centro di formazione sulla legalità. Sempre nella nostra regione, a Quarrata (Pistoia), sono attesi da tutta Italia una decina di ragazzi tra i 14 e i 17 anni che, a fine luglio, insieme allo Spi provinciale lavoreranno nel campo confiscato alla camorra in via Statale a Catena. Infine a Viareggio è in corso il campo della legalità nel presidio di Libera “Rossella Casini” a cui partecipa anche lo Spi di Lucca.

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