Ore 7, venerdì 11 agosto 2023. Firenze si è risvegliata con i rintocchi della Martinella che 79 anni fa annunciò la Liberazione della città dal nazifascismo. Il suono della campana di Palazzo Vecchio ha dato il via alle iniziative per ricordare questa ricorrenza. Alle ore 8.45 in via dei Gondi è stata deposta una corona di alloro davanti alla lapide, murata su Palazzo Vecchio e dettata da Piero Calamandrei, che ricorda la Liberazione.
Alle 9.45 l’omaggio ai caduti di fronte al monumento in piazza dell’Unità e infine alle 10.30 sull’arengario di Palazzo Vecchio i discorsi delle autorità, tra cui il sindaco di Firenze Dario Nardella, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la presidente provinciale Anpi Firenze Vania Bagni.
Durante la celebrazione sono state proiettate le video testimonianze di chi ha partecipato alla Resistenza fiorentina. Nell’occasione è stato ricordato Leandro Agresti, uno dei primi partigiani a salire su Monte Morello, scomparso lo scorso 18 luglio. Anche lo Spi Cgil Firenze era presente alle iniziative, con delegazioni provenienti da tutta la provincia, per ricordare la Liberazione della città.
“Prima di tutto non dobbiamo scordarci che la mattina dell’11 agosto 1944 Firenze fu liberata dai partigiani. Le truppe alleate arrivarono solo nel pomeriggio. Non è stato puramente un fatto simbolico, ma fondamentale per tutto ciò che è avvenuto dopo – dice Mario Batistini, segretario generale Spi Cgil Firenze -. La seconda cosa su cui riflettere è che la democrazia nata da quegli eventi sta dimostrando oggi di essere in difficoltà. In Italia, in Europa e in America, ci sono tendenze autocratiche che spingono a considerare gli organismi democratici come incapaci di risolvere i problemi. La Liberazione ci ricorda invece il fondamento democratico della nostra Repubblica“.