Mercoledì 17 maggio è stata pubblicata sull’Huffington Post.it una intervista in cui Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, traccia un quadro del sistema sanitario italiano, parlando delle eccellenze, ma soprattutto dei ritardi e delle diseguaglianze, che caratterizzano oggi la sanità pubblica nel nostro Paese.
“È difficile parlare delle cose belle senza dare l’idea di come è tutto estremamente fragile – afferma Remuzzi nell’intervista -. L’organizzazione del Pronto Soccorso, ad esempio: non è che manchino i medici in senso assoluto, in realtà manca la governance, cioè un’organizzazione che ne gestisca il lavoro al meglio”. Fragilità da superare, secondo il direttore dell’Istituto Mario Negri “Con più fondi, ma soprattutto con più governance”.
E ancora: “Ci si deve impegnare a far in modo che il Servizio Sanitario Nazionale che ha tantissimi meriti e che è nato per essere per tutti sia davvero per tutti – evidenzia Remuzzi -. A differenza di quello che succede negli Stati Uniti dove c’è la privatizzazione della sanità”.
Nell’intervista all’Huffington Post Remuzzi parla anche delle differenze qualitative esistenti nel nostro Paese, sia tra i diversi campi della medicina, sia tra i territori. “Un articolo su NewsWeek di qualche tempo fa evidenziava che la qualità delle cure del Servizio Sanitario Nazionale italiano rimane comunque alta – ricorda Remuzzi nell’intervista all’Huff Post -. È però molto diversa da regione a regione e mentre il Servizio Sanitario Nazionale dice, e lo dice anche la Costituzione, che tutti i cittadini dovrebbero aver diritto alle cure, in realtà la qualità può essere stratosferica in alcuni campi, ma non in tutti […] questa qualità non è uguale da tutte le parti. E non è diffusa su tutto il territorio nazionale”.
“Un articolo di analisi che deve far riflettere tutti quanti e che mette in evidenza i gravissimi rischi che incombono sul nostro servizio sanitario nazionale – commenta Marisa Grilli, Segretaria regionale SPI Toscana con delega alle politiche sociosanitarie – tanto per citarne alcuni, la mancanza di finanziamenti adeguati e di assunzioni, la governance e autonomia differenziata, la fortissima spinta alla privatizzazione, rischi che da tempo il nostro sindacato denuncia”.
“Alla luce di questi elementi – aggiunge Grilli – assume maggior valore il protocollo Salute Valore pubblico firmato con la Regione Toscana ed è necessario mantenere un’altissima attenzione su questi argomenti per rispondere alle sempre più crescenti richieste della cittadinanza e tutelare il servizio sanitario pubblico”.