Ddl sulla non autosufficienza | “Finalmente la legge. Ora i decreti”

Grilli (Spi Cgil): «Cruciali i tempi di approvazione. In Toscana siamo avanti con le case della salute e “A casa in buona compagnia”»

(dal numero di dicembre 2022 di LiberEtà Toscana)

La cornice c’è, il quadro manca. La prima sta in un atto dell’ultima seduta del governo Draghi: il disegno di legge delega sulla non autosufficienza degli anziani. Il secondo è quanto dovranno fare Camera, Senato e il governo Meloni. «Il testo del ddl non è quanto
volevamo ma è certamente un passo avanti e un positivo punto di partenza – commenta Marisa Grilli, responsabile del dipartimento sociosanitario e membro della segreteria regionale dello Spi –. Adesso poniamo quattro questioni. I tempi: il testo dovrà arrivare
in Parlamento il prima possibile e poi il governo, con altrettanta rapidità, dovrà fare i decreti attuativi. I finanziamenti pubblici: nessuno si illuda che le risorse potranno derivare da una redistribuzione di quelle oggi destinate alla non autosufficienza. Sono indispensabili risorse pubbliche aggiuntive e non di poco rilievo. I contenuti: non solo noi ma i pensionati, le persone non autosufficienti, le famiglie sono stanchi di percorsi burocratici che ricordano
il gioco dell’oca e di attività presenti solo sulla carta ma non nella realtà. La quarta: i criteri per la definizione della non autosufficienza devono essere gli stessi in tutte le regioni d’Italia».

La situazione degli anziani interessati
alla nuova legge è oggi fin troppo nota. Le opzioni sono due anche in Toscana: Rsa o assistenza a domicilio. «I costi della prima sono elevati, anche in presenza di una quota sanitaria. Dura da sostenere è anche la seconda: presuppone l’assunzione di una badante e, nei casi più complessi, anche un part time o un altro tempo pieno. Quante famiglie se lo possono permettere? E quelle che arrivano a fatica
a queste soluzioni, per quanto tempo se lo possono permettere prima di impoverirsi?». Lo Spi attende quindi alla prova dei fatti il Parlamento e il governo. Le premesse ci sono, è quanto il sindacato chiedeva da decenni: rafforzamento dei punti unici di accesso per orientare le famiglie; progetti individualizzati di assistenza integrata; efficace monitoraggio delle diverse tipologie di prestazione; istituzione del fondo per la prestazione universale
per i non autosufficienti. «Seguiremo Caro signor Freud c’è un modo per liberare gli uomini dalla fatalità della guerra? Con il progredire della scienza moderna rispondere
a questa domanda è divenuto una questione di vita o di morte per la civiltà da noi conosciuta, eppure, nonostante tutta la buona volontà, nessun tentativo di soluzione è purtroppo approdato a qualcosa. Caro signor Einstein i conflitti di interesse tra gli uomini sono in linea di principio decisi mediante l’uso della violenza. Ciò avviene in tutto il regno animale, di cui l’uomo fa inequivocabilmente parte. Per gli uomini si aggiungono, a dire il vero, anche i conflitti di opinione (…). Con l’introduzione delle armi la superiorità intellettuale comincia già a prendere il posto della forza muscolare bruta, benché lo scopo
finale della lotta rimanga il medesimo: una delle due parti deve essere costretta a desistere dalle proprie rivendicazioni od opposizioni. Questo è dunque lo stato originario, il predominio del più forte, della violenza bruta o sostenuta dall’intelligenza. Lettere di pace: ecco il carteggio Einstein-Freud con attenzione il percorso del disegno di legge – conclude Grilli –. In Toscana abbiamo già ottenuto risultati: penso alle case della salute, e ai progetti “A casa in buona compagnia” e “Connessi in buona compagnia”».

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