Il numero di ottobre 2025 di Liberetà Toscana si apre con un ampio approfondimento sulla sanità pubblica al bivio, firmato da Stefano Vetusti. Il servizio sanitario nato nel 1978 per dare cure a chiunque, a prescindere dalla condizione economica, rischia anche in Toscana di collassare, minacciato dalla mancanza di risorse, da lunghe liste d’attesa, dalla crisi della psichiatria pubblica. Vetusti, insieme a Renzo Berti, Ilaria Ulivelli e Luigi Caroppo,
Stefano Vetusti, è uno degli autori del libro Si salvi chi può? Rinascita o morte della sanità per tutti (edito da Le Lettere).
Segue un viaggio nella natura con Pietro Ruffolo, che ci porta tra le Balze del Valdarno, paesaggio unico studiato da Leonardo da Vinci. Con il fascino suggestivo e l’inconfondibile bellezza, rappresentano un patrimonio paesaggistico unico e di grande valore.
Prende il via con questo numero dell’inserto toscano la rubrica ClassicalMese, curata da Claudio Martini. La selezione per il mese di ottobre comprende Strauss, il vero re dei valzer viennesi e la fortuna nell’operetta, George Bizet e la sua immortale Carmen e Luciano Berio, che fondò nel 1987 “Firenze tempo reale”.
Claudio Repek, con Il posto della memoria rievoca la storia delle operaie della ex Lebole di Arezzo. Patrizio Bertelli (Prada) acquista l’ex stabilimento dove hanno lavorato
migliaia di donne. La richiesta delle ex operaie è che nel futuro dell’area resti il segno di una lunga storia.
La sezione Generazioni ospita una riflessione di Andrea Brachi, dedicata al rapporto tra sindacato e giovani, e un intervento di Guelfo Guelfi, che richiama l’attenzione sul sull’importanza di “andare verso” i ragazzi di oggi.
Chiudono il numero il cartellone degli appuntamenti d’autunno, curato da Alessandra Carlomagno e la rubrica La mosca sul muro a firma di Ilaria Ciuti.