Bezzini: “La nuova organizzazione dell’assistenza territoriale è la priorità”

“Ora la priorità è la nuova organizzazione dell’assistenza territoriale: dobbiamo prendere per mano i cittadini ed accompagnarli nel sistema anziché farli continuamente entrare ed uscire. Dobbiamo farlo soprattutto con gli anziani, i malati cronici e i più fragili”. Lo ha detto l’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini intervenendo il 28 marzo a un convegno organizzato dalla Regione Toscana al Meyer di Firenze.

Nel dicembre 2022 la giunta regionale ha recepito il decreto 77, delineando l’architettura del nuovo modello socio-sanitario integrato e definendone i punti focali. Il modello farà perno su 77 case di comunità, sulla cui realizzazione sono stati investiti 128 milioni, su ventitré ospedali di comunità (finanziati con 64 milioni) e 37 Cot, centrali operative territoriale (134 milioni) la cui funzione sarà determinante, perché dovranno ‘traghettare’ i cittadini che escono dall’ospedale ma continuano ad avere bisogno di assistenza sul territorio e guidare altri che nel territorio devono trovare i loro percorsi di assistenza. Dal primo di marzo sono già attive le prime Cot.

Non meno importante sarà il passaggio da case della salute a case della comunità. “Dovranno lavorare assieme – ha spiegato Bezzini – i medici di famiglia, con cui abbiamo stretto le prime intese, e gli infermieri di comunità, gli specialisti, gli assistenti sociali ma anche gli amministrativi chiamati a gestire i percorsi dei paziente evitando fastidi e complicazioni burocratiche alle persone che hanno bisogno”.

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