Anziani non autosufficienti, il report dell’attività degli 8 sportelli Spi-Na

È stato presentato il primo report dell’attività degli 8 sportelli Spi-Na, rivolti alle persone anziane non autosufficienti, su Firenze e provincia dopo 9 mesi di attività.

Secondo una stima dell’Ars, gli anziani non autosufficienti nell’Ausl Toscana Centro (considerando la Zona Fiorentina, la Fiorentina Nord Ovest, la Fiorentina Sud Est, il Mugello e l’Empolese Valdelsa Valdarno) sono circa 24.400 persone, di cui 12.577 in carico ai servizi territoriali.

Durante i primi mesi del 2022, gli accessi registrati agli sportelli sono stati complessivamente 264. Da una ricerca Ars risulta che la perdita dell’autonomia si è posticipata progressivamente dai 65 ai 75 anni (solo l’1% della popolazione toscana, tra i 65 e i 74 anni è non autosufficiente, tale percentuale sale al 10% dopo i 75 anni e al 40% dopo gli 85).

Il percorso che ha inizio con la presa in carico da parte dell’operatore Spi-Na è rivolto prevalentemente a persone di fascia di età compresa tra 70 e 80 anni, a seguire gli over 80 e con alcune punte di over 90. Il contatto allo sportello avviene prevalentemente da parte di un familiare (84%), l’accesso diretto per il 16%. Queste le patologie invalidanti: 22% età avanzata, 20% impossibilità a deambulare, 14% demenza senile, 12% Alzheimer (spesso le patologie sono più di una).

Perché ci si rivolge allo sportello? Il 30% per un’informazione sulla pratica di invalidità, legge 104, indennità di accompagnamento; il 28% per conoscere il percorso sulla non autosufficienza (la presa in carico, illustrazione e compilazione della modulistica, orientamento per la consegna); il 9% informazioni per attivare l’amministratore di sostegno; 9% per il Pronto badante e comunque le pratiche di assunzione e i diritti riguardo all’assegno di cura; solo il 3% si rivolge per accedere ai Bandi Inps sul Hcp, lo Spi individua gli aventi diritti e li indirizza per la domanda).

Come si è venuti a conoscenza degli sportelli Spi-Na? Il 83% da fonti sindacali (nelle sedi Cgil e presso Caaf e Inca); 10% dai social; 4% dal centro di ascolto regionale (servizio di supporto telefonico rivolto ai caregivers familiare, cioè coloro che si prendono cura di un familiare non autosufficiente o con disabilità.

Chi si rivolge allo sportello ha già avuto il riconoscimento invalidità al 100% nel 44% dei casi, mentre la percentuali di chi ha avuto anche in passato un riconoscimento inferiore al 100% è pari al 56%.

Secondo Spi Cgil Firenze “il percorso sulla Non autosufficienza deve essere ancora meglio divulgato, in questo senso riteniamo che il medico di medicina generale dovrebbe essere la prima antenna per condurre l’anziano fragile ad intraprendere il percorso”. Inoltre “la rete che abbiamo costruito con i Comuni e con tutte le Società della Salute ci consente davvero di migliorare il soddisfacimento dei bisogni, e soprattutto vorremmo un ascolto costante da parte delle istituzioni, perché le risposte agli anziani fragili e ai propri familiari devono progredire. Il disegno di Legge che introduce deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane e non autosufficienti implica un iter parlamentare non breve ma può costituire, una volta legge, una svolta importante per l’attuazione del Pnrr. Se è vero che il setting privilegiato di risposta è la permanenza a domicilio della persona non autosufficiente, bisogna rafforzare le risorse, l’integrazione degli operatori sanitari con quelli sociali, nonché promuovere, come è anche impegno della Regione Toscana, anche attraverso una legge regionale, le misure per il lavoro di cura prestato dai caregivers familiari”.

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