“Abbiamo deciso di tornare in piazza l’8 ottobre non solo per non dimenticare l’attacco fascista e squadrista di un anno fa alla nostra sede. Ma anche perchè vogliamo rimettere al centro della discussione, in Italia e in Europa, la persona e il lavoro“. A dirlo, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a pochi giorni dall’anniversario dell’assalto, avvenuto il 9 ottobre 2021, alla sede della Cgil in Corso Italia a Roma. “Quell’attacco e altri simili in Europa – prosegue Landini – sono anche il frutto del disagio sociale che cresce e delle condizioni di lavoro e vita che peggiorano. Sono preoccupatissimo per quello che può succedere ora in Italia. Le prossime settimane saranno esplosive”.
Nell’intervista Landini torna anche a parlare dell’emergenza bollette. “Bisogna ragionare subito su come proteggere i lavoratori più fragili, i pensionati, le imprese. Farlo con l’Europa, mettendo un tetto al prezzo del gas, i cui aumenti sono frutto anche di speculazioni finanziarie, costituendo un nuovo fondo come ad esempio Sure nel periodo Covid. Ma dobbiamo agire anche come Paese, ad esempio creando un fondo nazionale straordinario di solidarietà aumentando e ampliando la tassa sugli extraprofitti delle grandi imprese”.
L’intervista completa è su La Repubblica di giovedì 6 ottobre.