In Toscana anche le ricette ‘bianche’, quelle cioè che prescrivono farmaci non rimborsati dal servizio sanitario, diventano elettroniche. Durante l’emergenza pandemica c’era stata la dematerializzazione delle ricette rosse (anche quelle per esami e non solo quelle per i medicinali). Se prima occorreva passare dall’ambulatorio per ritirare la ricetta e con quella andare in farmacia o chiamare il Cup per prenotare visite o esami specialistici, con la dematerializzazione il medico prescrive, il paziente riceve per sms (o per email) un codice e fa tutto con quello. Da marzo 2020 fino ad oggi sono stati 61 milioni e 783.020 i messaggi sms gestiti dalla piattaforma regionale.
Ora la Toscana continua sulla strada della semplificazione e digitalizzazione e, attraverso lo stesso meccanismo e la stessa tecnologia, la funzione si estende anche alle ricette bianche, anche quelle ripetibili o a scadenza. Il servizio è partito da pochissimi giorni e sono stati già emessi 15 mila codici.
Le ricette elettroniche toscane sono spendibili anche fuori regione, quindi se un cittadino ha bisogno di farsi prescrivere un medicinale dal proprio medico, ma si trova al mare in Sardegna o in Puglia o in montagna sulle Dolomiti ad esempio, può recarsi in farmacia con l’sms o l’email ricevuta e quelli varranno, ovunque in Italia, come fossero una ricetta cartacea.