Il 22 aprile a Pavana, frazione di Sambuca Pistoiese (Pt), si è tenuto un incontro pubblico organizzato da Spi Cgil Pistoia, Lega Spi Cgil Montagna Pistoiese in collaborazione con il Comune di Sambuca per discutere delle problematiche delle aree interne della montagna pistoiese.
In questo comune, al confine tra Toscana ed Emilia-Romagna, vivono 1400 abitanti, in prevalenza anziani, distribuiti su 23 frazioni. Il comune si estende su un territorio di 78 km quadrati, con 400 km di strade. La struttura comunale conta 8 dipendenti, di cui un solo operaio. Non ci sono sportelli bancari, c’è un solo ufficio postale e si stanno riscontrando gravi problemi per quanto riguarda la sostituzione del medico di famiglia. Nei mesi scorsi il sindaco Marco Breschi ha anche inviato una lettera aperta, che ha avuto risalto sui media, facendo appello a un “medico coraggioso” disposto a svolgere qui la propria professione.
“Siamo preoccupati che il diritto alla salute dei cittadini della montagna pistoiese non sia riconosciuto – evidenzia Andrea Brachi, Segretario generale dello Spi Cgil Pistoia – Il diritto alla salute è un diritto tutelato dalla nostra Costituzione, che deve essere inteso ad ampio raggio non solo come ‘non malattia’, ma anche come diritto al lavoro, alla scuola, ai trasporti, a tutta una serie di fattori che contribuiscono allo stare bene delle persone e che qui invece mancano”.
L’incontro, molto partecipato, ha visto la presenza di un’ottantina di persone. Insieme al Segretario generale dello Spi Cgil Pistoia Andrea Brachi e al sindaco di Sambuca Pistoiese Marco Breschi, vi ha preso parte l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini.
“L’assessore Bezzini – spiega Brachi – ha avanzato alcune proposte che, se realizzate, potrebbero alleviare in parte il problema dei medici di famiglia. La Regione e l’Azienda Asl Toscana Centro stanno sondando la disponibilità di una serie di Medici di Medicina Generale dipendenti Asl per coprire, a turno, l’ambulatorio di Sambuca, con un incentivo economico. Inoltre la Regione Toscana sta provando a fare un accordo con l’Emilia-Romagna per far seguire lì una parte dei pazienti di Pavana e Sambuca, considerando che la frazione di Pavana dista solo 4 chilometri dal confine”.