Rapporto Ars sulla salute di genere: le donne con più di 80 anni sono il doppio degli uomini

È stato presentato il rapporto Ars “La salute di genere in Toscana”. Dal documento emerge che in Toscana, come in Italia, nascono più maschi che femmine, ma già in età adulta, intorno ai 35 anni, le femmine sorpassano numericamente i maschi e, con inesorabile progressione, la quota di coloro che arriva a superare gli 80 anni è il doppio dei coetanei maschi. Nonostante il Covid-19 abbia bruscamente dimiuito per gli anni della pandemia l’aspettativa di vita, una donna toscana alla nascita può aspettarsi di vivere 85 anni: cinque in più degli uomini.

In generale le donne, adulte o anziane, assumono comportamenti più virtuosi rispetto agli uomini per quanto riguarda il fumo, l’alcol e l’alimentazione, mentre risultano più sedentarie e meno dedite allo sport.

Tumori e malattie del sistema cardiocircolatorio sono le principali cause di morte per entrambi. I maschi presentano un’incidenza più elevata di infarto del miocardio acuto, di scompenso cardiaco e di ictus cerebrale e di ipertensione arteriosa. Le malattie cardiovascolari presentano in ogni caso differenze di genere (e di sintomi) e la stessa situazione si presenta in oncologia, dove le neoplasie sembrano insorgere con maggiore frequenza negli uomini ma migliore è la sopravvivenza tra le donne a cui viene diagnosticato un tumore. Ci sono inoltre tumori più frequenti tra gli uomini ed altri più frequenti tra le donne. Ogni anno in Toscana vengono diagnosticati circa 25mila nuovi casi (esclusi i tumori cutanei diversi dal melanoma). Tra le donne domina il tumore della mammella (28,5% di tutti i tumori femminili), mentre tra gli uomini svetta il tumore della prostata (17%).

Nel trend più recente, con una popolazione che nel suo complesso invecchia, l’incidenza oncologica tra i maschi è pressochè stabile – ma dimuiscono i tumori di prostata e polmone (effetto della riduzione dei fumatori) – mentre è in aumento tra le donne, per la crescita del tumore della mammella e del polmone (conseguenza del maggior numero di donne che fumano negli ultimi decenni). In entrambi i sessi sono in aumento melanoma e tumore della tiroide, due patologie a buona prognosi frequenti tra i giovani, mentre arretra il tumore del colon-retto. Per tutti i tumori la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi risulta più alta tra le donne rispetto agli uomini, in netto aumento rispetto al passato.

Il diabete è più frequente tra i maschi (ad eccezione degli under 45, dove la differenza tra i generi è praticamente inesistente), ma il profilo di rischio cardiovascolare conseguente alla malattia è peggiore nella donna. Una donna su tre e un uomo su sette si stima siano affetti da osteoporosi. Tra gli anziani, le fratture osteoporotiche rappresentano una delle maggiori cause di mortalità, con un’incidenza quasi uguale a quella per ictus e tumore della mammella.

Per quanto riguarda il Covid-19, i maschi si contagiano meno rispetto alle donne, ma corrono – a giudicare dal numero di decessi registrati – maggiori rischi per la propria salute. Le donne sembrano invece soffrire con più frequenza della sindrome del “Long Covid”. Le patologie autoimmuni sono più frequenti nel genere femminile, ma tra i maschi presentano condizioni di maggiore severità.

 

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