Sta per arrivare un nuovo aumento delle pensioni. La misura riguarda le minime: era già prevista dalla legge di bilancio ed è stata confermata con una circolare pubblicata dall’Inps, anche se ancora non è stata ufficializzata la data di attuazione. Se ne parla sul Tirreno di giovedì 6 aprile.
Il nuovo aumento, viene spiegato, riguarderà i cedolini mensili pari o inferiori al trattamento minimo riconosciuto dall’Inps per il 2023: 563,74 euro al netto di eventuali prestazioni non fiscalmente imponibili, prestazioni di accompagnamento alla pensione e prestazioni a carattere assistenziale e facoltativo. La variazione dell’1,5% o del 6,4% per i pensionati oltre i 75 anni di età, verrà applicata all’importo lordo erogato mensilmente, tredicesima inclusa.
“Questa misura – spiega al Tirreno Silvia Mozzorecchi, della segreteria dello Spi-Cgil di Firenze – offre certamente un sostegno a coloro che hanno una pensione minima, ma di fatto gli aumenti sono quasi impalpabili, oltre che limitati nel tempo. Dobbiamo infatti considerare che negli ultimi anni le pensioni sono rimaste ferme rispetto all’aumento dell’inflazione. E soprattutto la percentuale applicata per le rivalutazioni di quest’anno, ridotta rispetto a quanto previsto dal governo precedente, rispecchia realmente la perdita di potere d’acquisto percepita dalle persone. Si tratta di un fenomeno stratificatosi negli anni e anche se questa nuova maggiorazione fosse stata più elevata, non avrebbe comunque risolto i problemi economici dei pensionati”.
L’articolo è sul Tirreno del 6 aprile in edicola.