Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il manifesto dello Spi Toscana
“LA VIOLENZA SULLE DONNE SI DEVE SCONFIGGERE” è il manifesto con cui lo Spi Cgil Toscana e il Coordinamento donne celebrano quest’anno la ricorrenza, ricordando che sono stati 111 i femminicidi nel 2024. È necessario educare per prevenire, ascoltare, tutelare, proteggere.

La rassegna stampa
Ampio spazio viene dato alle parole delle esponenti della Cgil e dello Spi Cgil Toscana sui quotidiani del 25 novembre.
Su Qn la segretaria Spi Toscana con delega alle politiche di genere Marisa Grilli affronta vari temi, per poi soffermarsi su quello della violenza nei confronti delle donne anziane. In particolare c’è anche una violenza sottile con molte sfaccettature “ad esempio il caregiver che è solo e rovescia la propria rabbia e difficioltà sull’anziana o il fatto che le donne anziane non possono più gestire la propria pensione e non abbiano conti correnti intestati”. Inoltre, “Secondo un’indagine che abbiamo fatto come sindacato – aggiunge Grilli – un terzo dei femminicidi coinvolge donne over 60″.
Per Laura Sostegni della segreteria Spi Cgil Firenze, che parla sempre su Qn, un tema centrale per le donne anziane è quello della salute: “C’è un allungamento della vita differenziato, le donne vivono di più degli uomini mediamente, ma con una salute complessa e purtroppo c’è una assenza di politiche su questo tema perchè la condizione di salute delle donne nziane è oscurata dall’opinione pubblica, è quasi uno stigma, una vergogna parlarne”. Secondo la segretaria Spi Firenze sarebbe dunque fondamentale “una rete di consultori”.
Su Qn linterviene anche Gessica Beneforti, segreteria Cgil Toscana con delega alle politiche di genere: “È sicuramente fondamentale un’opera culturale e legata alla formazione, unita a interventi per aumentare l’occupazione femminile stabile e dignitosa e strumenti di condivisione del lavoro di cura per intervenire sulle cause determinantiu la differenziale salariale”. Seconda la segretaria Cgil Toscana occorre promuovere la cultura del rispetto a partire dalle scuole: “Serve una risposta organica, capace di far fronte alla violena di genere sul piano educativo, culturale, socio-economico a partire dalla promozione della cultura del rispetto, del rifiuto della violenza, iniziando proprio dalle scuole”.
Le foto dell’iniziativa del 25 novembre a Carrara
Stamani resso l’Accademia delle Belle Arti di Carrara si è tenuto un incontro con gli studenti a cui è intervenuta tra gli altri la segretaria generale dello Spi Cgil nazionale Tania Scacchetti che ha dialogato con l’attrice Daniela Morozzi.
Scacchetti, riferendosi ai giovani, ha parlato di una generazione “iperconnessa ma molto fragile”. “Fra i ragazzi di 16 e 18 anni – ha detto la segretaria generale SPI ricordando i dati di una recente ricerca – 1 su 3 pensa, rispetto alle donne che subiscono violenza fisica, che siano state loro stesse con il loro comportamento a determinare la violenza, ad esempio perchè il modo di vestire, di provocare verbalmente o di non dire no chiaramente“. Un altro dato su cui riflettere è quello di un modello di relazioni in cui “si scambia la fiducia con il controllo ossessivo”, ha evidenziato Scacchetti facendo l’esempio di un ragazzino di 13 anni a cui la fidanzatina aveva chiesto la password dei propri account come prova d’amore.
Nel corso del dialogo ci si è soffermati sulla disparità salariale tra uomini e donne che, come ha ricordato Daniela Morozzi, tuttora caratterizza il mondo del lavoro nel nostro Paese. “È una rincorsa continua – ha affermato in proposito Scacchetti – non c’è qualcosa che può cambiare immediatamente quel dato di disparità se non cambia la struttura del mercato del lavoro e se non cambia la società. La paga oraria nei contratti non dipende dal genere, perchè allora c’è disparità? “Perchè nella realtà – ha spiegato Scacchetti – le donne si collocano in media in inquadramenti più bassi rispetto agli uomini e fanno più fatica ad arrivare nei ruoli apicali”. Questo avviene per vari motivi, ha proseguito Scacchetti, “sia perchè loro stesse chiedono meno i passaggi di livello rispetto agli uomini (aspettano di essere promosse…), sia perchè lavorano in generale meno ore degli uomini dato che su di esse ricade il lavoro di cura, sia perchè vi è una minore propensione delle donne a fare straordinari, mentre una parte del salario deriva dai premi di produttività”. Non solo: c’è anche un tema che riguarda le dinamiche relazionali sui luoghi di lavoro. “Permane una cultura patriarcale introiettata – ha evidenziato la segretaria SPI – per cui se in un luogo di lavoro le donne dissentono allora stanno alterando un equilibrio, invece se gli uomini dissentono sanno il fatto loro e vanno ascoltati: queste dinamiche stuttora esistono e sono molto potenti nel tenere le donne ‘schiacciate’ nei luoghi di lavoro”.
Nel corso della mattinata hanno preso la parola la segretaria generale dello Spi Cgil Massa Carrara Patrizia Bernieri, la sindaca di Carrara Serena Arrighi, il segretario generale della Cgil Massa Carrara Nicola Del Vecchio.
Tutte le iniziative sui territori
Ecco tutte le inziative organizzate in occasione della Giornata 2025 i Coordinamenti donne Spi della Toscana sui territori (l’elenco delle iniziative è in continuo aggiornamento).
Provincia di Arezzo
Provincia di Firenze
Provincia di Grosseto

Provincia di Livorno
Provincia di Lucca
Provincia di Massa – Carrara

Provincia di Pisa
Province di Prato e Pistoia
Provincia di Siena












