Pubblicato su la Repubblica di oggi (25 marzo 2020)
Il 50% dei clienti spende al massimo 10 euro
Consegne, le proposte dei sindacati
di Ilaria Ciuti
Secondo un’indagine della Filcams Cgil toscana il 25% dei clienti dei supermercati se ne esce con scontrini sotto i 5 euro un altro 25% li produce tra i 5 e i 10 euro. «È la prova che il 50% di chi fa la spesa nei piccoli, medi e anche grandi supermercati ci va ogni giorno per approfittare dell’unico permesso per uscire», dice il segretario Sfefano Nicoli. Mentre i sindacati dei pensionati, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil provano a far combaciare l’esigenza di una spesa frenetica, che mette a dura prova i lavoratori del commercio, e le esigenze di chi è chiuso in casa.
I pensionati coinvolgono la Regione, che si mette al lavoro e dialoga, ieri, con i rappresentanti della grande distribuzione e le categorie economiche. L’impresa non è semplice, ma fattibile se si riesce a mettere in piedi una regia coordinata e con la partecipazione del pubblico. La prossima riunione sarà con i sindaci.
La proposta la spiega Alessio Gramolati, segretario dello Spi. «Bisogna tenere a casa la gente il più possibile e al tempo stesso rispettare chi lavora per noi che stiamo a casa. Ma perché le persone stiano a casa bisogna assicurare loro il necessario. Dunque l’iniziativa deve reggersi su due gambe. Una, il filtraggio degli acquisti controllando le carte elettroniche, in modo che la spesa venga fatta una o due volte la settimana. Due, portare a casa la spesa a chi ha più di 65 anni».
Ovvero centomila persone solo a Firenze. Ma qui nasce il problema: il volontariato non ce la può fare e i pensionati immaginano una rete tra privato e pubblico, «un settore dove molti dipendenti non stanno lavorando, vedi i servizi di trasporto per le scuole, e che potrebbero essere dirottati sulle consegne». Un’idea che va verificata, per questo i sindaci vanno consultati. Oltretutto toccherebbe a loro costruire una cabina di regia che assicurasse consegne sicure, puntuali e affidabili.
