Non c’è tempo da perdere. La legge sulla non autosufficienza non può più attendere: va approvata entro questa legislatura, non solo perché fa parte degli obiettivi previsti dal Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, ma anche e soprattutto perché è una vera necessità per il Paese. Lo Spi Cgil nazionale fa appello al governo Draghi per un rapido via libera al provvedimento.
“L’invecchiamento della popolazione è infatti un fenomeno strutturale e il numero delle persone anziane in condizione di non autosufficienza è destinato rapidamente ad aumentare – ha notare il sindacato dei pensionati -. La legge, il cui testo è depositato da tempo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, darebbe una risposta di dignità per una fascia della popolazione particolarmente fragile e aiuterebbe concretamente milioni di famiglie italiane che se ne prendono cura quotidianamente spesso senza alcun supporto da parte dello Stato”.
La legge doveva essere varata dal Consiglio dei ministri dello scorso 17 settembre, ma la decisione è slittata. Si guarda adesso al Cdm del prossimo 28 settembre, il primo dopo le elezioni. L’ultima occasione per dare il via libera al testo frutto di un intenso lavoro che in molti punti riprende le proposte del Patto per un Nuovo Welfare sulla non Autosufficienza, promosso da una rete di realtà tra cui anche lo Spi Cgil. In Italia questo tema interessa la vita quotidiana di almeno 10 milioni di persone tra anziani e non autosufficienti.