Tre le manifestazioni nazionali in programma nelle città di Bari con il Segretario Generale UIL Pierpaolo Bombardieri, Firenze con il Segretario Generale CISL Luigi Sbarra e Torino con il Segretario Generale CGIL Maurizio Landini.
Le criticità sul tappeto e gli obbiettivi di Cgil Cisl e Uil
Il nostro Paese sta vivendo una delicata fase di transizione. La crisi pandemica ha arrestato in parte la sua corsa, grazie anche alla campagna vaccinale in atto, ma a preoccuparci al pari dell’espansione del virus è la ripresa economica che deve essere il faro per la massima coesione sociale, in grado di creare lavoro stabile e sicuro, a partire dai giovani, dalle donne e dal Mezzogiorno. Nel Decreto Sostegni non vi è contezza e condizione per affermare che ci siano i presupposti necessari a tutto ciò, non dimenticando che tale Decreto prevede la fine del blocco generalizzato dei licenziamenti dal 1° luglio p.v. e l’assenza di adeguate politiche
industriali capaci di valorizzare a pieno gli investimenti e i contenuti del PNRR.
Durante questi lunghi mesi di pandemia abbiamo sempre avanzato proposte e chiesto con tenacia la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati. Tali azioni hanno trovato forte condivisione anche nella Conferenza Episcopale Italiana.
La mobilitazione avviata nelle scorse settimane, sulla grave emergenza della sicurezza nei luoghi di lavoro, proseguita con il presidio del 28 maggio davanti alla sede del Parlamento, ha prodotto risultati parziali.
Per queste ragioni, la nostra azione proseguirà in modo articolato con assemblee nei luoghi di lavoro, attivi unitari, incontri con i gruppi parlamentari, i partiti e con il coinvolgimento di tutte le aree sociali sensibili a queste istanze.
Ci moblitiano per ottenere la proroga della moratoria sui licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, una riforma degli ammortizzatori sociali e nuove politiche attive per il lavoro.
Ribadiamo con fermezza i contenuti della piattaforma unitaria su: lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola, della cultura e del turismo.
Fondamentale, inoltre, sarà la volontà delle istituzioni di attuare un piano serio ed efficace che sia in grado di utilizzare le risorse del PNRR al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa con una governance partecipata e preventiva le Parti Sociali.
(Fonte le lettera alle strutture inviata dalle segreterie confederali di Cgil, Cusl e Uil)
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