Riforma della disabilità: a un anno dall’inizio della sperimentazione, il punto di Cgil Firenze, Inca Cgil Firenze e Spi Cgil Firenze

A un anno dall’inizio della sperimentazione, Cgil Firenze, Inca Cgil Firenze e Spi Cgil Firenze fanno un bilancio su dati e numeri sulla Riforma della disabilità.

Firenze, che rientra tra i nove territori pilota individuati dal decreto legislativo 3 maggio 2024 n. 62, registra dati significativi e solleva criticità che richiedono interventi mirati da parte delle istituzioni locali e regionali.

Firenze a un anno dalla sperimentazione

La Cgil Firenze ribadisce una valutazione critica della riforma, sottolineando come siano ancora assenti i decreti attuativi da parte del Ministero del Lavoro e del Ministero della Salute, elemento che genera incertezza normativa e organizzativa. Il confronto costante tra Inca Cgil e Inps Firenze ha consentito di migliorare diversi aspetti operativi, in particolare sulle modalità di invio del certificato unico da parte dei medici, ma restano aperti nodi strutturali e organizzativi. Il sindacato ha avuto un confronto importante anche con la Regione Toscana, Assessorato alla Salute e Welfare, prima delle elezioni politiche, che ha delineato un percorso con tutti gli attori coinvolti dalla Riforma che auspichiamo possa riprendere quanto prima, anche alla luce del fatto che altre province della Toscana a partire dal mese di marzo 2026 saranno coinvolte nella sperimentazione.

I numeri della procedura fiorentina

Nel periodo 1 gennaio – 31 ottobre 2025, nella sede sperimentale di Firenze sono stati presentati 13.457 nuovi certificati medici introduttivi per l’accertamento della disabilità, con l’81,99% delle pratiche in lavorazione o già definite. Il 6,61% dei certificati riguarda soggetti minorenni, mentre il 19,86% è relativo a malati oncologici, confermando la rilevanza delle fragilità presenti sul territorio. Per quanto riguarda le tre nuove patologie sperimentali, esse rappresentano il 5,09% dei certificati totali (685 su 13.457), con una quota di definizione pari al 57,37%, segno di una fase ancora in evoluzione.

La fase concessoria a Firenze

Nel periodo 1 gennaio – 31 ottobre 2025, a Firenze sono transitati verso la fase concessoria 7.868 certificati, con 4.297 casi per i quali era necessaria la presentazione del modello AP70 (procedure di valutazione iniziale utilizzate dall’INPS per verificare in modo anticipato e semplificato il possesso dei requisiti sanitari per il riconoscimento della condizione di disabilità). Di questi, il 76,80% dispone di AP70 presenti a sistema e, tra questi, il 79,79% è stato inviato tramite i Patronati, confermando il ruolo decisivo delle strutture di tutela nel rendere effettivi i diritti delle persone con disabilità.

Criticità e richieste di intervento
Accanto ai progressi registrati in termini di capacità di lavorazione e di dialogo istituzionale, le disfunzionalità restano numerose: dal costo del certificato introduttivo, che rappresenta un onere rilevante per i cittadini, al numero insufficiente delle commissioni di vigilanza nell’area metropolitana fiorentina (solo tre per un territorio molto vasto, con zone come Empolese Valdelsa e Mugello tuttora scoperte). Sul fronte del progetto di vita, emerge un forte disallineamento tecnico-procedurale tra la nuova valutazione della disabilità e gli ambiti zonali, unito a una comunicazione insufficiente sui diritti e sulle opportunità collegate, con il rischio concreto che il progetto di vita rimanga un atto meramente burocratico, privo di reale impatto sulla qualità della vita delle persone.

La Cgil Firenze rinnova l’appello al Governo a intervenire sulle criticità segnalate, e chiede alle istituzioni locali e regionali di impegnarsi per correggere rapidamente queste criticità, garantendo risorse umane ed economiche adeguate, procedure chiare e tempi certi, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 62/2024. Il sindacato conferma la propria determinazione a seguire passo dopo passo l’evoluzione della riforma, a mantenere aperti tutti i tavoli di confronto con Inps, Regione Toscana e Comuni, e a mettere in campo tutte le azioni necessarie per tutelare i diritti delle persone con disabilità, delle loro famiglie, delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

Firmato: Cgil Firenze, Inca Cgil Firenze, Spi Cgil Firenze

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