Regione e sindacati insieme per accrescere le competenze digitali degli over 65

È stato siglato oggi il “Protocollo per la diffusione delle competenze digitali e facilitazione all’accesso dei servizi online della PA” dai sindacati pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati con la Regione Toscana.

Attraverso il protocollo, insieme e con l’aiuto delle risorse del Pnrr, sarà proseguito il lavoro già avviato negli anni scorsi con il progetto “Connessi in buona compagnia”. Lo scopo è quello di mettere a sistema reti che facilitino l’alfabetizzazione digitale e l’utilizzo delle nuove tecnologie e diano supporto anche a coloro che da soli non hanno strumenti e competenze per accedere ai vantaggi offerti dai servizi digitali.

Sono già state individuate dieci tappe per altrettanti incontri sul territorio in cui illustrare gli obiettivi dell’accordo e spiegare ad esempio come usare Spid, la carta sanitaria o la carta elettronica per accedere ai servizi digitali e offrire una panoramica sulla sanità digitale o su come difendersi da truffe informatiche. Si parlerà anche dell’intelligenza artificiale. Gli appuntamenti diventeranno l’occasione anche per illustrare i kit di telemedicina che nei prossimi mesi saranno consegnati a pazienti e infermieri di comunità.

I primi dieci incontri, uno per provincia, si svolgeranno entro maggio. Tre date sono già state definite: a Prato il 3 marzo, a Quarrata il 13 marzo e a Santa Fiora il 27 marzo. Gli altri sette appuntamenti in calendario sono previsti a Fiesole, Anghiari, Sinalunga, Castagneto Carducci, Volterra, Castelnuovo Garfagnana e Montignoso.

La dichiarazione del segretario Spi Toscana Alessio Gramolati

“Questo protocollo tra i sindacati confederali dei pensionati e la Regione Toscana – rimarca Alessio Gramolati per lo Spi Cgil – oltre all’evidente valore partecipativo contiene punti di forza che vanno sottolineati. Offre ad esempio concrretamente alle persone gli strumenti individuati nei progetti “A casa in buona compagnia” e “Connessi in buona compagnia” immaginati già anni fa per migliorare attraverso il digitale qualità e accesso dei servizi pubblici toscani. Mette a terra su questi temi gli investimenti previsti dal Pnrr anticipandone addirittura i tempi. Dà soluzioni concrete al bisogno di ridurre le disuguaglianze tra territori e cittadini, a partire dagli anziani, evitando che siano esclusi dalle nuove opportunità. Infine, sul piano dell’attualità politica, dimostra che si può rispondere a coloro che guardano al digitale come monopolio del controllo al servizio dei potenti, realizzando con la tecnologia digitale reti e infrastrutture pubbliche e democratiche al servizio dei bisogni di tutte e di tutti: aiutando prossimità e inclusione e offrendo innovazione “sociale”. Contro la “nuova internazionale dell’odio” noi proponiamo una ‘Toscana gentile’ e la nostra Regione oggi segna un punto e un primato in questa direzione”.

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