“Persone in grado di adattarsi alle novità e ai cambiamenti a prescindere dall’età anagrafica”. Sono i perennial, e a loro è dedicato il libro scritto dal segretario generale Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti che è stato presentato a Prato in una iniziativa organizzata da Spi Cgil Prato e Spi Cgil Pistoia presso la Camera di commercio, condotta dall’attrice Daniela Morozzi e che ha visto la presenza di oltre 300 persone.
Il libro di Pedretti è stato il punto di partenza per numerose riflessioni sul lavoro, il contrasto al precariato, il diritto alla previdenza. Ma si è parlato anche di sostenibilità ambientale e la lotta ai cambiamenti climatici, di diritto alla formazione e alla salute. Protagonisti Pedretti, il segretario generale della Cgil nazionale Maurizio Landini e le due studentesse universitarie Noemi Porcu e Gaia Spinelli. Filo conduttore della discussione l’incontro tra generazioni e l’esigenza di costruire insieme il cambiamento.
La presentazione del libro è stata l’occasione per rilanciare le biblioteche di prossimità del progetto “C’è un libro per te” promosso dallo Spi Cgil Toscana. “Perennial” troverà posto nelle biblioteche prossimità, nate nelle aree interne della Toscana e che contano oggi un patrimonio librario di oltre 15mila volumi. Le biblioteche sono animate da volontari: stamani è stato premiato Tiziano Storai, volontario animatore della biblioteca di prossimità di Pistoia.
“Tra poco sarà il 25 aprile, poi ci saranno il 1 maggio e il 2 giugno, in pochi giorni c’è codice genetico della nostra democrazia – ha ricordato Alessio Gramolati introducendo la mattinata – Dividere il paese non è mai un bene e anche la manifestazione unitaria che ci sarà il 6 maggio serve a tenere unito il Paese, per questo è importante esserci”.
Ma chi sono i perennial? Come ha detto Luciano Lacaria, segretario generale Spi provinciale Prato, sono quegli ultra 65enni che hanno voglia di imparare e di non restare indietro. Poter invecchiare bene – ha affermato il segretario generale dello Spi Pistoia Andrea Brachi – consente agli anziani di continuare a essere una risorsa per il paese, ma per farlo occorre tenere unite le generazioni ed un modello di welfare diverso.
Il segretario generale Maurizio Landini si è soffermato su vari temi, sul contrasto alla precarietà, sul diritto dei giovani a un lavoro dignitoso e ben retribuito, sulla necessità di permettere alle persone di essere libere nel lavoro che fanno e di far diventare il diritto alla formazione un diritto permanente per tutti. Secondo Ivan Pedretti, preoccupa l’idea di non poter lasciare alle nuove generazioni una società migliore. Se non c’è un lavoro stabile, ben retribuito e con diritti non c’è un futuro nemmeno per chi è in pensione oggi, ecco allora che la risposta non può che essere costruire insieme un processo di possibile cambiamento.
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