Lo SPI CGIL Toscana aderisce a M’illumino di meno 2024

Lo SPI CGIL Toscana aderisce a “M’illumino di meno” e invita tutte le iscritte e gli iscritti a partecipare attivamente a questa giornata che ha lo scopo di sensibilizzare le Istituzioni, i cittadini, le aziende a difesa dell’ambiente.
Possiamo compiere, il 16 febbraio (Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili), un gesto anche piccolo, anche simbolico, per ottenere un risparmio energetico, riflettendo nello stesso momento sull’uso, molte volte non corretto che facciano dell’energia.
Possiamo spegnere le luci quando non servono (quante volte accade nelle nostre sedi?), rinunciamo per un giorno all’uso dell’auto andando a piedi (quanto fa bene camminare) o scegliendo i mezzi pubblici, prepariamo una cena antispreco con ricette a basso impatto, cambiamo le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo e tanto altro ancora.
M’illumino di Meno si celebra ogni anno il 16 febbraio per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.
E se lo facciamo insieme, come iscritti allo Spi, nelle nostre abitazioni, nelle nostre sedi daremo un bel segnale a tutti. Dimostreremo che siamo attenti e sensibili a questa drammatica situazione e diremo anche a gran voce che non ci accontenteremo del solo 16 febbraio, ma che il nostro impegno continuerà nel tempo.

È dal 2005, il giorno di entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, che l’umanità si interroga sul proprio futuro come specie. L’inquinamento, il cambiamento climatico ci impongono di essere partecipi ad una vera e propria rivoluzione che parte anche da noi come persone e come Organizzazioni di rappresentanza.
Grandi passi sono stati fatti: la difesa dell’ambiente è entrata nella Costituzione della Repubblica, l’Unione Europea si è data precisi obiettivi di riconversione energetica, gli scienziati dell’IPCC hanno vinto il Nobel per la Pace per la loro azione di ricerca e comunicazione sullo stato del pianeta, centinaia di migliaia di cittadini italiani hanno installato un pannello fotovoltaico sul tetto di casa e tantissimi aspettano di poter costituire una Comunità Energetica Rinnovabile.
Ma la crisi accelera più velocemente della consapevolezza ambientale. Ne vediamo gli effetti: le piogge tropicali, che il territorio non può assorbire, una siccità mai conosciuta, i mesi più caldi di sempre. E l’aria della Pianura Padana la più inquinata d’Europa, alluvioni e mareggiate anche in Toscana.
Eppure ci sono le tecnologie, gli obiettivi, le strategie per invertire la rotta nell’uso dei combustibili climalteranti. Quindi la società civile deve chiedere ai decisori di avere più coraggio, di gestire il cambiamento, di fare velocemente.
Anche noi invitiamo tutti, scuole, aziende, università, comuni, cittadini e comunità a invertire la rotta iniziando nel proprio quotidiano, innovando, coinvolgendo, inventando con creatività e ottimismo. Perché la transizione ecologica ci salverà come specie e avrà, lo sta già avendo, un impatto positivo nel quotidiano di tutti.
Ma la transizione energetica va intrapresa collettivamente, perché aria, oceani, montagne, foreste non hanno confini e vanno difesi con un cambiamento che deve essere globale.

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