(dal numero di Liberetà Toscana di luglio-agosto 2025)
Tre libraie raccontano come sono cambiate le abitudini dei lettori. Per Ilaria Guidelli, i più assidui sono i meno giovani che hanno più tempo e l’abitudine consolidata di leggere. Per Alba Donati, la cosa più bella sono le famiglie che si siedono in giardino con pile di libri da sfogliare insieme ai bambini. Maddalena Fossombroni registra la crescita del graphic novel e del romanzo rosa con donne protagoniste più libere rispetto al passato
Attività magnifica la lettura ma anche complessa: chi la adora e chi la diserta. Le vie di mezzo sono poche. La lettura è quella per cui magari si sbadiglia, abituati alla velocità dei social o dei video che inghiottiscono rapidamente il tempo che, invece, la lettura dilata e rallenta. Ma è anche quella in cui ti sprofondi per estraniarti dalla realtà e rifugiarti in un mondo diverso, ti stimola a pensare, ti spiega i sentimenti tanto da farti decifrare meglio quelli altrui e anche i tuoi. Avviandoti a maggiori relazioni sociali ma anche a una maggiore analisi di te stesso. La lettura che ti offre la possibilità di immaginare in proprio personaggi e ambienti che invece le immagini ti offrono preconfezionati. La lettura che, insegnandoti un linguaggio più vasto, ti rende più potente: «Il padrone sa mille parole e tu ne sai cento. Ecco perché lui è il padrone», diceva don Milani. E Dario Fo trasformava la frase in commedia:«L’operaio conosce trecento parole, il padrone mille e per questo lui è il padrone». Le immagini scorrono, il libro – se ti piace – non vedi l’ora di tornare a casa per ritrovarlo, come un fidanzato o una fidanzata.
Ma chi e quanti leggono? Vai a definirlo, rispondono gli operatori di cultura, pur certi che non si leggiucchia ma «chi legge, legge. Legge, tutto e dappertutto». Come concordano tre, pur diverse, libraie indipendenti: Ilaria Guidelli, Maddalena Fossombroni e Alba Donati. La prima gestisce Puntifermi in via Boccaccio, a Firenze, una accogliente media libreria di quartiere, amichevole, dai clienti affezionati, accogliente con i nuovi, sapiente ma non invadente: «Non assaliamo con i consigli ma rispondiamo alle domande, condividendo ciò che sappiamo o abbiamo sentito dire, visto che, con ottocento o novecento novità sfornate al mese non possiamo leggere tutto». Maddalena ha invece fondato con Pietro Torrigiani in centro, in via dei Fossi, la fascinosa Libreria Todo Modo, con bar-bistrot e folta di novità e di titoli, anche esteri, amata da curiosi e appassionati di libri locali e internazionali. La terza è La libreria sulla collina, un microscopico, seducente spazio, tra interno e giardino, piazzato tra il verde e gli strapiombi della Garfagnana, a Lucignana nel comune di Cireglia Antelminelli, dalla poetessa e scrittrice Alba Donati che ha abbandonato importanti incarichi in città per ritrovare se stessa tra libri e vita di paese. Creando «non una libreria ma un luogo di culto – come dice lei – cui si arriva da tutta Italia e si va via con paccate di libri. La cosa più bella sono le famiglie che si siedono in giardino con pile di libri da sfogliare insieme ai bambini». Cosa scelgono? «Io offro le “chicche”, le edizioni speciali, i titoli che non si trovano». E il libro-confessione di cambio vita, scritto da Donati e intitolato come la libreria, è subito diventato un caso letterario. Intorno al libro, secondo le nostre libraie, «si forma una comunità». Se poi l’abitudine a leggere non è tanto radicata in Italia, la responsabilità, avverte Ilaria Guidelli «è della scuola che trasforma il piacere della lettura in dovere». Secondo Ilaria i lettori più forti sono i meno giovani: «Hanno un’abitudine più consolidata e chi è in pensione ha più tempo per leggere». Una delle ultime tendenze, segnala, «sono i gruppi di lettura in cui ci si scambiano titoli e commenti, si passa un po’ di tempo insieme, si legge scambiandosi amicizia e impressioni. Un’abitudine esplosa dopo il Covid quando si è capito come è pericoloso restare soli».
Tra i giovani, il genere più venduto e più in ascesa è il romance, concordano Guidelli e Fossombroni, il romanzo rosa che sembrava tramontato è tornato baldanzoso, incentrato su storie romantiche con spolverata di sesso e inclusione, adesso anche di altri argomenti,
scritto da donne per donne, con protagoniste non più soccombenti ma forti e soprattutto libere. Non disprezziamo questi libri – sostengono ambedue. «Non li disprezzano neanche le lettrici anziane, alcune li comprano e si rilassano», spiega Ilaria. Non disprezziamo neanche i graphic novels, romanzi a fumetti che costituiscono l’equivalente del romance al maschile, esorta Maddalena: «I più anziani hanno i loro autori e cercano quelli. I giovani no ed è sbagliato non considerare i graphic come letteratura, ce ne sono di ottimi, con ottimi testi e immagini interessanti». Ai più attempati dà una bella notizia: «È dimostrato che la
lettura giova alla salute e rallenta l’invecchiamento. Leggendo si ricostruiscono nel cervello
connessioni neurali e si ricreano percorsi memoriali. Si consiglia di leggere un’ora al giorno, mai a letto con il rischio di addormentarsi. Chi non è abituato, può iniziare con un libro di racconti, uno al giorno». «A fine 2024 – avverte Gabriele Ametrano direttore della Città dei
lettori, il festival della lettura – il mercato editoriale contava un meno 7 per cento rispetto all’anno precedente, colpa soprattutto dei prezzi crescenti: il libro è diventato un bene quasi di lusso». Eppure i festival di libri sono pieni zeppi. «Lì scatta il fattore spettacolo, la firma dell’autore come quella dell’attore, le presentazioni, la presenza di un influencer, il biglietto in tasca». Quanto ai gusti, «ai giovani piacciono i classici: quelli più vicini alla nostra epoca, per cui anche un Rondelli è un classico, o storie attuali. Tra gli adolescenti spopola il romance, mentre gli anziani amano storie ambientate nel loro passato. Il vero lettore li legge tutti».