di Alessio Gramolati
L’Assemblea generale dello Spi Cgil Toscana riunita il 9 luglio scorso all’Hotel Albani a Firenze accogliendo la proposta del Segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti ha eletto con il 97,6% dei voti favorevoli Alessio Gramolati Segretario generale dello Spi Cgil Toscana.
Queste le sue prime dichiarazioni.
Segretario, con quale spirito si accosta a questo nuovo incarico?
“Con spirito di servizio, come penso debbano fare tutti coloro che si impegnano nel sociale, si impegnano per far partecipare le persone alla vita democratica e civile del Paese.
E c’è da rilanciarlo questo Paese. Questa è una questione che riguarda tutti, anche i pensionati. Perché se il Paese non riesce a generare ricchezza è difficile pensare che i pensionati possano vivere con sicurezza questa stagione della propria vita”.
E’ il tempo di guardare al futuro – ha detto nella sua relazione programmatica – di investire ulteriormente nei territori.
“Noi siamo una organizzazione strutturata su tanti livelli, ma non c’è dubbio che il livello che dobbiamo curare di più è quello che ha maggiore prossimità con i problemi delle persone, e questo luogo è il territorio: dobbiamo investire lì e magari disinvestire qualcosa nelle sedi centrali”.
Quello dell’innovazione è un altro tema sul quale ha insistito molto nella sua relazione.
“Io penso che debba rinnovarsi il Paese. Questo è un Paese che tra il 2000 e il 2016 ha fatto 0,4 punti di incremento di produttività, gli altri paesi europei sono stati tra il 15 e il 18: è evidente che con questi numeri il rischio per i nostri giovani è quello di non essere occupati; e il rischio per le persone che sono in pensione è di non rinnovare il patto di solidarietà che ci ha portati fino a qui”.