Federconsumatori e Spi Cgil Grosseto organizzano alcuni incontri informativi sul territorio dedicati alla fine del “mercato tutelato” per il gas. Appuntamenti il 18 gennaio a Follonica e il 19 gennaio a Ribolla (Roccastrada).
Pubblichiamo a seguire il comunicato stampa dello Spi Grosseto:
Comunicato stampa
FINE MERCATO TUTELATO/ Parte un’iniziativa a tutela dei consumatori
Romualdi e Giovannelli: «La fine del mercato tutelato mette in crisi 28.000 famiglie in provincia. Federconsumatori e Spi Cgil organizzano una campagna di informazione a tappeto»
La fine del “mercato tutelato” per il gas interessa circa 28.000 famiglie nella provincia di Grosseto, che da quest’anno, oltretutto, si ritroveranno addebitata in bolletta l’Iva al 22%, dopo che il governo ha sospeso le misure di contenimento dei costi dell’energia.
Per questo, Federconsumatori e Spi Cgil hanno deciso di tenere insieme sul territorio una serie di incontri informativi per mettere in condizioni le persone disorientate di prendere decisioni ponderate rispetto ai nuovi contratti. Il primo incontro si terrà giovedì 18 gennaio a Follonica (15,30 – 17,30 sala consiliare del Comune), cui venerdì 19 gennaio seguirà quello di Ribolla, nel comune di Roccastrada (16,00 – 18,00 sala Auser in via Liguria)
«In questi giorni – spiega Giorgio Romualdi, presidente di Federconsumatori – sono davvero molte le domande dei i consumatori ai nostri sportelli: sulla scelta tra tariffa a prezzo fisso o variabile, sulle migliori offerte, come cambiare fornitore, quali requisiti danno diritto a prezzi del gas vantaggiosi e tutelati. Mentre i fornitori di energia hanno aperto la caccia al cliente, talvolta anche con pratiche commerciali scorrette, generando paura ed incertezza tra i cittadini. Per quanto ci riguarda, in questa fase, ricordiamo anzitutto che il mercato tutelato è ancora garantito per i cittadini che rientrano nelle casistiche previste da Arera (autorità di regolazione energia e ambiente): ultra 75enni, titolari di bonus energia, persone con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 104 del 1992 e titolari di contratti energetici attivi nei Comuni riconosciuti in emergenza per calamità naturali. Coloro che oggi sono nel mercato tutelato e non hanno queste caratteristiche, si troveranno a scegliere tra un mercato a tutele graduali offerta placet ed il mercato libero».
Tutto ciò sta generando ansia e disagio fra le persone, anche per un’informazione carente da parte dei venditori e del governo, che ha abolito il mercato tutelato dal dieci gennaio. Senza offrire l’assistenza necessaria soprattutto alle persone più fragili e deboli, particolarmente numerose nella nostra provincia.
«Di fatto – aggiunge il segretario dello Spi Cgil, Erio Giovannelli – è partita la grande caccia ai clienti, condotta attraverso telefonate moleste, e il porta a porta di addetti alle compagnie che propongono contratti contando sulla mancata conoscenza della materia. Con le persone in età avanzata che temono di rimanere sprovviste di contratto.
Inoltre, l’anno nuovo ha portato la ciliegina sulla torta, con il governo che ha ripristinato gli oneri di sistema sulle bollette, aumentando l’Iva dal 5 al 10 e 22% a secondo dei consumi individuali. Alzando la soglia Isee per coloro che usufruivano del bonus energia».
Tutto questo, secondo l’Osservatorio di Federconsumatori, comporta maggiori spese per le famiglie, con incrementi che vanno dall’11% per le tariffe a costo variabile, fino al +46% per quelle a costo fisso.
«Come Federconsumatori – conclude Romualdi – abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione e formazione insieme allo Spi Cgil di Grosseto per aiutare le persone a fare scelte consapevoli e mirate. Gli uffici di Federconsumatori e Spi Cgil della provincia sono a disposizione per offrire consulenza e assistenza a tutti coloro che hanno difficoltà a scegliere, alle famiglie più fragili e disagiate. Consigliamo a tutti di non firmare nessun contratto davanti al portone di casa senza prima di averlo letto e compreso, e ricordiamo che anche i contratti telefonici sono soggetti ad adempimenti normativi che spesso i procacciatori disattendono. Inoltre, le offerte comparative che per legge devono essere consegnate al cliente, spesso sono riferite a momenti di mercato lontani nel tempo e quindi generano ulteriore incertezza e confusione. Infine, consigliamo di confrontare i costi sul sito dell’ente regolatore nazionale Arera, rendendoci disponibili a fare per conto di chi ne ha bisogno queste verifiche per consentirgli una scelta consapevole».
Gli uffici di Federconsumatori di Grosseto e Follonica e quelli Spi Cgil sono a disposizione per qualsiasi supporto ai cittadini.
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(a cura di Spi Grosseto)