A Quarrata la tavola rotonda Spi Cgil sull’emergenza climatica: “Servono un cambio di prospettiva e una strategia a lungo termine” – FOTO e VIDEO

Il cambiamento climatico è ormai evidente a tutti e impatta sulle nostre vite e sui nostri territori, imponendo un cambio di prospettiva e dettando una l’agenda per il futuro. Il tema è stato al centro dell’iniziativa “Emergenza climatica e sfida ambientale”, organizzata da Spi Cgil Toscana, Spi Cgil Pistoia e Spi Cgil Prato in collaborazione con il Comune di Quarrata, che si è tenuta l’11 giugno a Villa La Magia – Quarrata (Pt).A partire dalla presentazione del libro “Fango”, il volume edito dalla rivista nazionale dello Spi Cgil LiberEtà che raccoglie le testimonianze sulle alluvioni nelle Marche, Emilia Romagna e Toscana, ha preso il via la tavola rotonda “L’onda lunga delle alluvioni. Strategie di resilienza ambientale” coordinata dal segretario generale dello Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati. “La solidarietà è fondamentale, ma eventi di queste dimensioni non si affrontano solo con il volontariato e la solidarietà, serve una strategia a lungo termine” ha sottolineato Gramolati. È stato anche proiettato di un video con le interviste a amministratori, cittadini e imprenditori che hanno vissuto la tragedia dell’alluvione e con alcuni dati sugli effetti del cambiamento climatico. L’Agenzia europea dell’ambiente stima in 650 miliardi di euro il costo degli eventi estremi in Europa tra il 1980 e il 1922. Secondo il LAMMA, il 2023 in Toscana è stato il secondo anno più caldo dopo il 2022. Secondo l’Osservatorio nazionale Città Clima di Legambiente, in Italia nel 2023 gli eventi estremi sono saliti a 378 (+22% rispetto al 2022) e la Toscana è tra le tre regioni in cima alla classifica, con 44 eventi.

Nel corso della tavola rotonda Elio Cerri, segretario generale Spi Cgil Marche ha raccontato la genesi della mostra fotografica da cui ha avuto origine il libro “Fango” e ha parlato degli sviluppi futuri, tra cui la realizzazione di una mostra itinerante e il coinvolgimento di alcune scuole del territorio marchigiano. “Il cambiamento climatico è ormai in mezzo a noi, ci lancia sfide e ci detta l’agenda per il futuro – ha evidenziato Bernardo Gozzini, Amministratore Unico Consorzio LAMMA – “L’Unione europea col ‘Green Deal’ ha dato un grande impulso alla trasformazione e al cominciare a ragionare in maniera diversa sulle riconversioni che oggi servono”. Michele de Pascale, Sindaco di Ravenna e Gabriele Romiti, Sindaco di Quarrata hanno ripercorso i drammatici momenti vissuti durante le alluvioni in Emilia Romagna e Toscana sofefrmandosi sulle enormi difficoltà di gestione che gli enti locali si sono trovati ad affrontare sui territori.

Monia Monni, Assessora all’Ambiente Regione Toscana, ha ringraziato i volontari dello Spi Cgil, anche per il supporto operativo che non è mai mancato: “L’evento del 2 novembre ci ha dimostrato che il mondo in cui abbiamo affrontato fino ad oggi il tema della difesa del suolo è ormai superato – ha detto Monni -. Siamo tra le regioni che investono di più in difesa del suolo, ma può accadere che nell’arco di poche ore piova la pioggia di un anno e il nostro reticolo non ha la capacità per poter reggere questa quantità d’acqua, per cui la sfida è di riuscire a contenere il più possibile l’acqua dentro i fiumi, ma anche di imparare a gestirla quando esce, attraverso patti con la cittadinanza per imparare a gestire quel rischio che non è totalmente annullabile”. Rimane poi la necessità, ha ricordato Monni, di realizzare 1 miliardo e cento di opere per aumentare la sicurezza, come indicato nel piano inviato dalla Regione al governo.

Ha concluso la mattinata la segretaria generale dello SPi Cgil nazionale Tania Scacchetti. “Siamo impegnati affinchè la crisi climatica sia affrontata con strategia e con politiche sistemiche – ha detto Scacchetti – Come SPI sappiamo che l’emergenza climatica rischia di essere pagata di più dalle percone più fragili, che spesso vivono da sole, magari nelle periferie e nelle zone interne: questo deve essere per il sindacato pensionati una grande frontiera di contrattazione, a partire dalla rigenerazione urbana, dalla costruzione di comunità solidali e dal coinvolgimento della popolazione nelle politiche che fanno della prevenzione ambientale uno dei gradi fronti del cambiamento del modello di sviluppo”.

Le interviste

Le foto della mattinata

Le foto di Pietro Ruffolo

La locandina

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