È uscito il numero di maggio 2025 di LiberEtà Toscana. In questa edizione, il supplemento toscano di LiberEtà dedica un lungo approfondimento al tema della sanità territoriale. Com’è noto, nel 2023 lo Spi Cgil Toscana ha lanciato la campagna “Impazienti” per una sanità “più vicina e gentile”.
Cosa è cambiato da allora per la medicina di territorio, per la telemedicina e cosa è stato fatto per avvicinare i cittadini ai servizi digitali offerti dall’amministrazione pubblica?
Come evidenzia l’articolo di apertura a firma di Antonio Fico, entro il 2026 prenderà corpo il nuovo sistema sanitario di prossimità. Su richiesta dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, la Regione Toscana ha dato vita a 36 sperimentazioni locali per verificare il funzionamento
del nuovo modello territoriale. A osservare e presidiare il corretto andamento delle sperimentazioni saranno i referenti territoriali di Spi, Fnp e Uilp, 72 per ciascuna
organizzazione sindacale.
Per quanto riguarda la telemedicina, da anni la sanità toscana fa televisite e teleconsulti ed entro la fine di quest’anno saranno oltre 50.000 i pazienti monitorati in questo modo. Franco De Felice ha intervistato in proposito Andrea Belardinelli, responsabile settore sanità digitale e innovazione della Regione Toscana.
Il Pnrr, come ricorda nel suo articolo Giampaolo Tirinnanzi, ha previsto la creazione di una rete di “punti digitali” per aiutare i cittadini a districarsi tra i servizi on line forniti dalla pubblica amministrazione. L’iniziativa promossa dal dipartimento per la trasformazione
digitale della Presidenza del Consiglio è destinata a raggiungere almeno due milioni di cittadini entro il 2026, grazie a tremila punti digitale facile.
In Toscana i punti saranno 169. Stefano Vetusti ne ha visitati due.
L’inserto ospita anche un articolo a firma di Pietro Ruffolo dedicato alla figura di Bruno Benigni, che ispirò, nella sua “terza vita” da sindacalista, le case della salute. Se oggi abbiamo un’idea chiara di sanità territoriale lo si deve anche a lui.
Chiudono l’inserto il Cartellone a cura di Alessandra Carlomagno e la “Mosca sul muro” di Ilaria Ciuti.