È uscito il numero di maggio 2024 di LiberEtà Toscana, l’inserto di LiberEtà che approfondisce ogni mese numerosi temi, dall’attualità al sociale alla cultura.
In questo numero, il supplemento dedica la copertina ed un articolo, a firma di Pietro Ruffolo, al “telefono del vento”: sulla cima di una collina della Valdera, un pensionato, Marco Vanni, ha posto una cabina dove chi vuole affida alle correnti i pensieri destinati alle persone care e a chi non c’è più.
Stefano Bartolini, direttore dell’Archivio storico Cgil Toscana ci parla delle “belle bandiere” per la pace: l’uso di vessilli arcobaleno risale agli inizi del Novecento, mentre restano ancora poco noti quelli italiani degli anni Quaranta e Cinquanta.
Con il suo “Ritratto di un uomo mite”, Franco De Felice ricorda Beppe Matulli, scomparso lo scorso febbraio all’età di 85 anni.
Stefano Vetusti è andato per noi alla ricerca delle piazze “sopravvissute”, come quella dell’Isolotto, luogo di ritrovo di tanti anziani, dove l’antico sapore popolare sopravvive ai turisti e alla gentrificazione della città.
Un libro ripercorre l’importanza della lingua parlata e del disegno dal vero nella didattica insegnata da Maria Maltoni, dalla pedagosista toscana nel piccolo istituto di San Gersolè: ci racconta questa storia Riccardo Tasselli.
Andrea Brachi, segretario Spi Cgil Pistoia, racconta il recente incontro con lo Spi Cgil della Lombardia, un’occasione di riflessione sulle buone pratiche per il recupero dei beni confiscati.
Chiudono l’inserto di LiberEtà Toscana di maggio 2024 le segnalazioni di eventi e iniziative culturali a cura di Alessandra Carlomagno e la rubrica “La mosca sul muro” con un articolo firmato da Ilaria Ciuti.