Scopri LiberEtà Toscana di luglio-agosto 2025

È il piacere della lettura il tema di copertina del numero di LiberEtà Toscana di luglio-agosto 2025. L’argomento viene esplorato attraverso le testimonianze di tre libraie toscane, raccolte da Ilaria Ciuti, che raccontano come sono cambiate le abitudini dei lettori. Per Ilaria Guidelli, i più assidui sono gli anziani che hanno più tempo e sono più abituati. Per Alba Donati, la cosa più bella sono le famiglie che siedono con pile di libri da sfogliare insieme ai bambini. Maddalena Fossombroni segnala la crescita del graphic novel e del romanzo rosa tra i giovani.

Antonio Fico ha intervistato Marco Malvaldi. «Leggere? Non serve a niente», chiosa il giallista toscano parafrasando il titolo dello spettacolo con cui l’autore dei Delitti del BarLume si cimentò in riflessioni letterarie insieme a un personaggio eclettico come Davide Ruffinengo, libraio itinerante di Asti.

Nel numero si parla anche di Firenze Rifredi. La Stazione che non c’è attraverso un articolo di Franco De Felice. Il quartiere fiorentino ha106 mila e potrebbe essere, per popolazione, la quarta città toscana, ma la fermata è senza biglietteria, sala d’aspetto e ascensori, mentre i bagni apriranno a ottobre. E non mancano i problemi di sicurezza.

Un altro tema forte approfonidito in questo numero è quello del suicidio medicalmente assistito. La legge regionale sul suicidio assistito, nata dopo una sentenza della Consulta, è stata impugnata dal governo per un cavillo. Claudio Repek ha intervistato Paolo Panizza, dell’associazione Luca Coscioni.

Non manca uno sguardo al territorio e all’attivismo: a Bibbiena, nel Casentino, i volontari dello Spi Cgil collaborano alla rinascita dell’orto francescano della Verna, recuperando un patrimonio storico e spirituale che unisce ambiente e comunità. E i campi antimafia, in tutta la Toscana, coinvolgono centinaia di giovani in esperienze formative e civili tra memoria, legalità e partecipazione.

Il numero ospita anche un articolo dedicato al libro Spiritualità (edito da Marsilio, 2025) che
raccoglie il dialogo profondo tra un maestro dell’arte contemporanea (Michelangelo Pistoletto) e un gesuita appassionato d’arte (Antonio Spadaro, sottosegretario del dicastero per la cultura e l’educazione della Santa Sede).

Chiudono il numero il cartellone degli appuntamenti culturali a firma di Alessandra Carlomagno e la rubrica La mosca sul muro a cura di Alessandro Agostinelli.

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