Pubblichiamo un intervento di Marisa Grilli, Responsabile Coordinamento Donne SPI CGIL Toscana, di sostegno e solidarietà alle donne iraniane che manifestano nelle piazze del pese al grido di “Donna, Vita e Libertà”. Il Coordinamento donne Spi Cgil Toscana chiede alle autorità nazionali ed internazionali di utilizzare tutti i canali diplomatici per difendere le donne e il popolo iraniano.
Il coordinamento donne SPI Cgil Toscana esprime sostegno e solidarietà alle sorelle iraniane che ormai da giorni al grido di “Donna, Vita e Libertà”, e al canto di “Bella Ciao” sono scese nelle piazze di tutto il paese e affrontano con coraggio e determinazione una battaglia durissima contro il regime teocratico iraniano, che risponde con inaudita e intollerabile sanguinaria violenza.
Le giovani e le donne iraniane sono sottoposte ad un rigidissimo sistema patriarcale arcaico e di estrema pericolosità, un sistema che le priva del riconoscimento dei propri diritti essenziali, per primo del diritto alla vita e alla libertà. Dopo la morte della giovane curdo-iraniana Mahsa Amini, arrestata e picchiata dalla polizia morale per non avere “indossato correttamente” il tradizionale velo e l’uccisone di Hais Najafi “la ragazza con la coda”, e pur consapevoli che ad ogni manifestazione rischiano la prigione, la tortura e la vita, stanno scendendo a migliaia in piazza per reclamare la fine dell’oppressione, la libertà di espressione e per riconquistare i diritti civili calpestati dal regime degli ayatollah.
Queste sorelle coraggiose e determinate lottano non solo per se stesse, ma in definitiva per la libertà di tutte le donne islamiche a partire delle Afghane e delle donne di tutto il mondo.
La loro protesta e la loro forza sta coinvolgendo nella lotta anche tanti studenti, lavoratori e giovani che scendono in piazza e si schierano a fianco delle loro compagne per reclamare la fine dell’oppressione, i diritti delle donne e quindi del popolo intero.
Il Coordinamento donne Spi Cgil Toscana chiede con forza a tutte le autorità nazionali ed internazionali di utilizzare tutti i canali diplomatici per difendere le donne ed il popolo iraniano in lotta contro le terribili ingiustizie di cui sono vittime.