Che cosa prevede la legge sulla non autosufficienza delle persone anziane

Il Consiglio dei Ministri riunitosi lunedì 10 ottobre 2022 ha approvato il disegno di legge delega sulla non autosufficienza delle persone anziane. Vediamo nello specifico che cosa prevede.

Come si legge su spicgil.it, il primo ambito nel quale la futura legge detta la linea al Governo per l’adozione di un decreto attuativo è quello dell’invecchiamento attivo, dell’inclusione sociale e della prevenzione della fragilità (articolo 3).

Grande attenzione dovrà essere dedicata non solo alle misure destinate a contrastare l’isolamento e la marginalizzazione, al riordino, al potenziamento e all’integrazione delle diverse misure di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria o a promuovere interventi di sanità preventiva a domicilio, ma anche allo sviluppo di interventi per la solidarietà e la coesione tra generazioni.

L’articolo 4 delinea quella che è possibile definire come la nuova governance dell’assistenza agli anziani, incentrata sul Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente (SNAA), il cui scopo è quello di procedere alla programmazione integrata, alla valutazione e al monitoraggio degli interventi e dei servizi statali e territoriali. Uno strumento che dovrebbe consentire, tra l’altro, il superamento dei divari territoriali in fatto di assistenza agli anziani.

Il nuovo sistema intende rafforzare una serie di elementi preesistenti, quali i punti unici di accesso (PUA), i progetti individualizzati di assistenza integrata (PAI), o gli ambiti territoriali sociali (ATS), ma in un’ottica più organica e sistematica, garantita, tra l’altro, da un efficace sistema di monitoraggio delle diverse tipologie di prestazione ricomprese nei LEPS da integrare sempre con i LEA sanitari.

Le misure in ambito economico e di copertura degli interventi sono previste rispettivamente dagli articoli 5 e 8. Vi è l’istituzione del “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti”, le cui risorse dovrebbero essere assegnate con la prossima legge di bilancio. Viene prevista la sperimentazione di una prestazione universale, a scelta del soggetto beneficiario, sotto forma di trasferimento monetario o di servizi alla persona, che, se fruita, è sostitutiva dell’indennità di accompagnamento.

Rilevanti anche le misure a sostegno dei caregivers, o quelle destinate a incentivare la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

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