Cgil Toscana, Federconsumatori Toscana e Sunia Toscana lanciano l’allarme sulle conseguenze derivanti dagli aumenti delle bollette di luce e gas per le famiglie toscane. Un’emergenza che rischia di colpire duramente le fasce più deboli della popolazione e, tra loro, le persone anziane con una pensione minima o molto bassa che rischiano di trovarsi in seria difficoltà nel fronteggiare i rincari. Non solo. Per una parte di famiglie, il caro bollette è un problema che va a sommarsi ad un altro problema: quello di sostenere il costo della casa.
“Corriamo il rischio che la fascia di popolazione con meno capacità economiche – evidenzia il presidente di Federconsumatori Toscana Luca D’Onofrio – si trovi in una situazione di morosità nel pagamento delle bollette, rischiando addirittura lo stacco delle utenze“. Al momento una norma del decreto aiuti bis del 10 agosto sospende per i venditori di energia la possibilità di modificare unilateralmente la clausola contrattuale relativa al prezzo dell’energia, fino al 30 aprile 2023. “Stiamo osservando però – afferma D’Onofrio – che soprattutto gli anziani ricevono telefonate di venditori di energia che propongono nuovi contratti e che spesso questi ultimi vengono attivati senza il consenso delle persone: tant’è che negli ultimi mesi abbiamo segnalato all’Autorità garante della concorrenza e del mercato alcuni atteggiamenti scorretti e fortunatamente l’Autorità è intervenuta sanzionando e inibendo la possibilità ai venditori di fare quel tipo di attività”.
Gli anziani con pensioni minime e molto basse sentono forti le conseguenze del caro energia, anche perché per tanti anziani rimasti soli o con un nucleo familiare ridotto, ma con una casa abbastanza grande, il consumo pesa di più rispetto ad un nucleo con una casa più piccola. “In questo caso – dice Federconsumatori Toscana – il consiglio, oltre che di regolare bene la temperatura, è di chiudere i termosifoni nelle stanze che non vengono utilizzate, in modo da tamponare un po’ la situazione”.
Per fronteggiare l’emergenza “il governo nazionale – sottolinea D’Onofrio – deve varare delle misure emergenziali di più lungo respiro rispetto a quanto fatto finora per ridurre l’impatto del costo dell’energia e, possibilmente, anche misure per contrastare gli effetti dell’inflazione sulla spesa: ad esempio noi abbiamo proposto l’azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità come pane, pasta, latte carne etc”. A livello locale, conclude il presidente di Federconsumatori Toscana “chiediamo di costruire dei fondi ad hoc per dare respiro alle famiglie, ai lavoratori e ai pensioni in difficoltà, c’è bisogno che politica regionale e locale si diano priorità di spesa assumendo subito degli impegni sociali, magari ritardando altri interventi che al momento potrebbero non essere prioritari”.
Per molte persone, purtroppo, il caro bollette è un problema che si somma a un altro problema. “Circa 900mila famiglie in Toscana soffriranno per il rincaro delle bollette: – afferma Laura Grandi, segretario regionale Sunia Toscana – di queste, circa 175mila hanno già un problema abitativo e quindi vedranno il caro-bollette sommarsi al problema di pagare la casa”. Fino a una decina di anni fa, spiega Grandi, erano solitamente coloro che avevano la casa di proprietà e riuscivano ad aiutare anche i figli: “Oggi ci stiamo accorgendo drammaticamente che soprattutto gli anziani stanno soffrendo questa crisi sociale legata all’abitazione e mai come in questo periodo, durante e post pandemia, ci troviamo purtroppo ad affrontare sfratti con forza pubblica che riguardano anziani“.
Ultimamente, anche per la vocazione turistica della Toscana, “il prezzo dei canoni di locazione si è vertiginosamente alzato – chiarisce Grandi – e persone anziane che prima pagavano tranquillamente il loro affitto e riuscivano a far quadrare i conti con la pensione adesso si trovano in difficoltà, con tutti i risvolti negativi che ci sono perché per le persone anziane rischiare di perdere la casa è un macigno da affrontare”. Spesso, ci viene spiegato, succede proprio che gli anziani smettano di pagare l’affitto e si trovino in difficoltà a sostenere i costi dell’abitare (come ad esempio pagare il condominio) proprio per aiutare i propri figli e nipoti.
Secondo il Sunia Toscana “bisognerebbe che i Comuni, soprattutto quelli più grandi, si dotassero di Commissioni per il disagio abitativo, previste dalla legge regionale, con tutte le parti sindacali, il Comune, il Tribunale, la Prefettura, per far sì che lo sfratto non diventi un dramma ma che le persone vengano messe in un altra abitazione”.
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Il 20 settembre Cgil Toscana e Sunia Toscana organizzano “La Casa in Parlamento”, dalle ore 11 alle ore 13 presso la sede di Cgil Toscana a Firenze (Salone Placido Rizzotto). Sono invitate/i candidate e candidati toscani alle elezioni politiche del 25 ottobre: alcune/i di loro saranno presenti in presenza, altre/i in videocollegamento.
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