A Suvignano giovani e pensionati piantano i semi della legalità

“Non voglio restare indifferente”. “Dirò di aprire gli occhi”. “La mafia si può combattere anche così”. Sono solo alcune delle testimonianze dei partecipanti al primo campo di Libera 2023 E!State Liberi in Toscana che si è concluso sabato 10 giugno nell’Azienda Agricola di Suvignano.
Al campo hanno preso parte 11 giovani e 2 adulti provenienti da varie regioni d’Italia. Insieme a loro, il 9 giugno c’erano anche alcuni pensionati dello Spi: Vanna Vannini dello Spi di Gambassi, Antonella Profeti, Alessandro Degli Innocenti e Aladino Giorni dello Spi Certaldo.

“Una settimana a Suvignano bene confiscato alla mafia – commenta Franco Capaccioli, responsabile Legalità per lo Spi Cgil Toscana – a lavorare e riflettere sul tema della Legalità insieme ai partecipanti al campo, in un’ottica di scambio di opinioni e confronto fra generazioni“.

I giovani hanno svolto lavori di pulizia e manutenzione dell’immobile, lavori agricoli, mungitura delle pecore, visita agli animali della tenuta, mentre i pensionati dello Spi hanno dato una mano in cucina. Le giornate sono trascorse all’insegna della lentezza, dello scambio di idee, della collaborazione e dell’aiuto reciproco.

Antonella Profeti ha raccolto durante il campo alcune voci dei partecipanti. Come quella di Chiara, 22 anni, studentessa universitaria in Disegno industriale: “Sono venuta per risollevarmi e per risollevare – ha detto -. Dirò di aprire gli occhi e di unirsi in questa battaglia”. Il messaggio di Libera deve essere trasmesso”, ha sottolineato anche Mario, arrivato a Suvignano da Milano. Marika, studentessa universitaria in Psicologia, ha aggiunto: “Voglio sentirmi dalla parte giusta, non restare indifferente”, sottolineando l’importanza dell’informazione e dello studio come unica strada per per combattere l’illegalità.

Parlando ai partecipanti al campo, Giovanni, di Libera ha evidenziato come lo scopo dei giorni trascorsi a Suvignano sia quello di “riportare a casa gli anticorpi giusti: conoscenza e cultura ci rendono liberi”.

Molto apprezzato è stato l’intervento della segretaria generale dello Spi Cgil di Siena Daniela Cappelli che nel corso del suo discorso ha invitato a non restare indifferenti, anche attraversil ricordo ad una citazione del poeta siciliano Ignazio Buttitta: “Se un uomo cammina curvo torce la schiena, se è un popolo a camminare curvo torce la Storia“.

La maggior parte dei pensionati Spi che si sono recati al campo lo facevano per la prima volta.

“Suvignano è un colpo d’occhio che libera la mente e il cuore, commenta Antonella, dello Spi Certaldo. “Questi giovani porteranno con loro un semino che semineranno nei loro luoghi – dice Vanna, dello Spi Gambassi – . Perchè la mafia si può combattere anche così“. “Speriamo che questi semi possano crescere, aggiunge Aladino, dello Spi Certaldo. Alessandro, Spi Certaldo era alla sua prima esperienza: “In questi ragazzi ho rivisto me quando ero giovane, vederli impegnati e dotati di grande sensibilità dà speranza per il futuro“.

“Abbiamo proposto di far partecipare persone che non avevano fatto prima questa esperienza – commenta la segretaria della Lega Spi Cgil Valdelsa 1 Marta DeiÈ una grande soddisfazione vedere questi giovani confrontarsi con i nostri compagni. L’informazione libera è fondamentale specialmente in questa fase in cui ci sono le ‘reti unificate'”.

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