Saranno realizzate 280 postazioni aggiuntive di terapia intensiva. Annunciato anche l’avvio di una campagna di screening diffusa
Lo scenario
“Lo scenario su cui stanno lavorando gli esperti prevede un picco intorno al 28 marzo che dovrebbe essere sostenuto già con le dotazioni che abbiamo, senza bisogno dei 230 posti letto di terapia intensiva aggiuntivi che abbiamo individuato, ma è bene lavorare molto e prepararsi al peggio. Noi vogliamo curare tutti, è la funzione del sistema pubblico”. È quanto aveva detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi nei giorni scorsi intervenendo al Tgr Toscana.
“Richiameremo anche medici e infermieri pensionati – aveva aggiunto il presidente della Regione Toscana – per dotare i posti aggiuntivi con personale e risorse umane adeguate. Poi cerchiamo strumentazione aggiuntiva”.
Una campagna di screening diffusa
In questi giorni il presidente Rossi ha annunciato anche l’avvio in Toscana di una vera e propria campagna di screening diffusa. Sarà potenziata la diagnosi col tampone così da migliorare il contenimento della malattia, andando nella direzione dell’isolamento delle persone che risultassero positive.
Il prossimo passo è il test sierologico, un esame del sangue che svela la presenza di anticorpi indicativi del passaggio del virus e che ci aiuterà nel prendere le migliori decisioni su isolamento e guarigione. La Regione ha ordinato a più fornitori di mettere a disposizione 500mila test. Interesse primario è la tutela dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari e quindi i 60mila dipendenti della sanità toscana e quelli della sanità privata saranno posti allo screening. Gli altri 400mila test saranno distribuiti sul territorio.
Più posti in terapia intensiva
Saranno approntati 280 nuovi posti letto recuperati nelle vecchie strutture per un costo complessivo di 16 milioni di euro. In attuazione dell’ordinanza n. 16 emessa il 18 marzo 2020 dal presidente Rossi, la Regione ha deliberato di realizzare un totale di 280 postazioni aggiuntive di terapia intensiva come ulteriori misure straordinarie per il contrasto ed il contenimento sul territorio regionale della diffusione del virus COVID-19.
Saranno realizzate in 13 presidi ospedalieri, 4 situati nell’area nord ovest, 5 nell’area centrale e 4 nella sud est. 2.382.660 euro, stanziati dalla Giunta Regionale, saranno necessari per la realizzazione di lavori di adeguamento delle strutture, mentre 13.664.000 euro, forniti dal Dipartimento di Protezione Civile, saranno utilizzati per l’acquisto di attrezzature medicali. Il costo totale dell’intervento sarà quindi pari a 16.046.660 euro.