Il 1° Maggio per noi lavoratori ora in pensione se non è Pasqua è Natale.
Una di quelle feste per le quali tutta la famiglia si fa bella, mette l’abito da festa, e sfila.
Questo ricordo ci fa sentire gli spari a Portella della Ginestra, ci fa sentire le lotte operaie per le otto ore, ci fa sentire a Chicago, nell’Illinois, dove l’industria ebbe modo di apprezzare un soggetto sociale nuovo: la classe operaia.
Il Primo Maggio si celebra in tutti i paesi liberi del mondo.
E noi siamo qui.
Colpiti da una crisi sanitaria senza precedenti.
Nel bel mezzo di una crisi economica devastante.
Partecipi ad una condizione politica e sociale.
Difesi da quanti in questi mesi si sono presi cura di noi con il proprio lavoro.
Sentiamo tutta la responsabilità della ricostruzione, vedrete che anche stavolta troveremo lo spazio per dare una mano.
Buon Primo Maggio.
Alessio Gramolati
Segretario Generale
Spi Cgil Toscana
