Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil scrivono al presidente Eugenio Giani e all’assessore Bezzini
per chiedere più attenzione alle esigenze delle categorie fragili
Gramolati (Spi Cgil), Catalini (Uilp Uil) e Nuti (Fnp Cisl): “La barriera digitale rappresenta un problema sociale che non va scaricato sulle sole reti di protezione familiare”
È con una lettera indirizzata al presidente della Toscana e all’assessore regionale alla salute che Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno fatto sentire la loro voce sul fronte vaccini. Aumentare le risorse umane e i servizi dedicati al sostegno degli anziani attraverso chiamate dirette seguendo i requisiti anagrafici e patologici, ma anche offrendo un aiuto nel superare la barriera digitale che per molti rappresenta un ostacolo insormontabile, queste le richieste dei sindacati.
“È per noi evidente che l’attuale modello di prenotazione su portale con la modalità del click day rappresenti un ostacolo a un positivo accesso alla campagna di vaccinazione” spiegano con voce unanime Alessio Gramolati Segretario Generale Spi Cgil Toscana, Mario Catalini Segretario Generale Uilp Uil Toscana e Stefano Nuti Segretario Generale Fnp Cisl Toscana. “Chiediamo che la Regione prenda tutte le iniziative per promuovere sul territorio, anche in collaborazione con le amministrazioni locali e con il volontariato, una rete di sostegno per informare e facilitare le prenotazioni delle persone che hanno bisogno”.
La lettera, indirizzata al presidente Eugenio Giani e all’assessore alla salute della Toscana Simone Bezzini, continua specificando quanto una metodologia di accesso più diretta potrebbe in moltissimi casi aiutare a snellire le procedure di prenotazione dei vaccini e, di conseguenza, velocizzarne la somministrazione.
“La barriera digitale rappresenta un problema sociale che, come tale, va affrontato su questo terreno e non scaricato sulle sole reti di protezione familiare – continuano i rappresentanti di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil -. La Toscana continua a mantenere un grande patrimonio rappresentato dalle tante persone che vogliono accedere al vaccino. Questa disponibilità va preservata e incentivata con procedure semplici ed efficaci che siano di prossimità e di premura per tutti, a partire dagli anziani.
Ogni ritardo ed ogni errore nella vaccinazione ha un costo umano insopportabile e ritarda la ripresa sociale ed economica del paese”.