Vent’anni dopo, Firenze si appresta a ricordare il Social Forum del 6-10 novembre 2002, cinque giornate culminate nella grande manifestazione pacifica che il 9 novembre attraversò la città dalla Fortezza da Basso allo Stadio, e che vide centinaia di migliaia di persone arrivare dall’Italia e dall’Europa, tra bandiere arcobaleno e striscioni. Cinque giorni di discussione all’insegna di temi come la sostenibilità, il clima, l’equità sociale, la pace, che videro insieme istituzioni e forze sociali, da quelle cattoliche all’Arci, dai gruppi studenteschi alle sigle ambientaliste, e molti altri ancora.
A ricordare quell’evento su La Repubblica Firenze è Alessio Gramolati, allora segretario generale della Cgil Firenze, oggi segretario generale dello Spi Cgil Toscana.
La Cgil fu in prima linea, non solo nel corteo ma anche, in accordo col prefetto Achille Serra, nel controllo e nella prevenzione di possibili infiltrazioni di frange violente.
“Anche allora, come oggi, erano in campo speranze e paure”, dice Gramolati a Repubblica “ma il sentiero per scansare la paura fu trovato, all’insegna del ‘noi’”. E oggi, in una situazione in cui, dalla pandemia alla crisi economica, la frammentazione sembra di nuovo tornare a imporsi, prosegue Gramolati, “abbiamo il compito di ritrovarlo”.
E proprio “Il sentiero interrotto” sarà il tema dell’iniziativa che lo Spi Cgil Toscana sta organizzando per celebrare l’anniversario del Social Forum e che chiamerà a confronto i protagonisti di allora con quelli di oggi.
L’articolo è su La Repubblica Firenze di mercoledì 19 ottobre in edicola.