“L’ultima verità sulla morte” di Sandro Malucchi: la recensione

Un giallo in cui entra anche il Sindacato così com’è, non come impersonale, improbabile, invenzione letteraria. Per di più ambientato a “casa nostra”. La crisi economica dell’ultimo decennio spinge Prato e i suoi abitanti verso una mutazione antropologica dai tratti violenti e confusi. Andrea Solimani, ora socio dell’agenzia investigativa per la quale un tempo lavorava come sbirro privato a nero, alimenta la metamorfosi vivendo da indolente attore non protagonista.

Ronde di cittadini a caccia di spacciatori e ladri non lo preoccupano più di un nuovo amore dal retrogusto fallimentare e di perturbanti accessi d’ansia e frustrazione. Inaspettatamente, nel respiro freddo e tedioso delle sue giornate, un caso riaffiora dal recente passato. Della morte del suo migliore amico, qualcuno sospetta un omicidio e chiede un’indagine cui non potrà sottrarsi.

Sandro Malucchi
L’ultima verità sulla morte
Eccoci Edizioni, Prato, 2021, pp. 144

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