Il 5 marzo presso il Comune di Fiesole si è tenuta la prima tappa del tour promosso dalla Regione Toscana per diffondere la conoscenza e le competenze rispetto all’utilizzo dei servizi digitali e dei dispositivi elettronici nei Punti digitale facile. Un incontro pubblico, a cui sono intervenuti Cristina Scaletti sindaco di Fiesole, Stefano Ciuoffo assessore regionale alla digitalizzazione, Alessio Gramolati segretario generale dello Spi Cgil Toscana, Gianluca Vannuccini direttore Sistemi Informativi, Infrastrutture Tecnologiche e Innovazione della Regione Toscana, Federico Campatelli, funzionario Sistemi Informativi, Infrastrutture Tecnologiche e Innovazione della Regione Toscana.
A Fiesole i Punti digitale facile attivati nel territorio e fruibili dai cittadini sono nella sede della Croce Azzurra sezione Girone a Pontassieve, aperto martedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30, e nell’Archivio Storico del Comune di Fiesole, in via Portigiani 24, aperto il giovedì dalle 14 alle 18.
I prossimi appuntamenti del mese di marzo sono in programma il 10 a Prato, il 13 a Quarrata, il 18 a Volterra, il 21 a Sinalunga, il 26 a Castagneto Carducci, il 27 a Santa Fiora, il 28 ad Anghiari, il 31 a Montignoso e il 2 aprile a Castelnuovo Garfagnana.
“Abbiamo tre tipi di risposta all’innovazione digitale, quella dei nativi digitali che è sostanzialmente di entusiasmo – ha detto il segretario generale dello Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati -, quella di coloro che hanno tra i 30 e i 60 anni, che si adattano, con fatica e consapevolezza. E poi c’è la fascia degli over, in cui una fetta importante pari al 60% vede la digitalizzazione come una minaccia. Abbiamo davanti due strade: o perdiamo quel 60 per cento decelerando l’innovazione o acceleriamo l’inclusione. Un Paese come il nostro, se perde il tema dell’innovazione, perde la sua speranza di progresso. Da qui la necessità di accelerare l’inclusione”.
Il punto di forza del progetto di facilitazione digitale voluto da Regione Toscana e sindacati pensionati, ha aggiunto Gramolati, è “guardare non alla tecnologia ma al suo bisogno da parte degli anziani, a partire coloro che corrono il rischio di essere esclusi. Chi si rivolge ai PDF trova una mano amica”.