PALERMO CHIAMA ITALIA

Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Sono passati 28 anni da quella terribile e tragica esplosione che ha segnato, per sempre, la storia del nostro Paese.
Nomi e cognomi, persone in carne ed ossa , come tutte le altre vittime di mafia e terrorismo, che dovremo rammentare ogni giorno Lo dobbiamo a questi Eroi, al valore della responsabilità e dell ‘impegno che hanno profuso affinché il Loro sacrificio non sia stato vano. Affinché la vicinanza ai loro congiunti non suoni retorica .
I comportamenti di ognuno di noi sono perciò determinanti.
Non possiamo lasciare da soli magistrati e Forze di polizia a combattere contro la mafia. La lotta contro la mafia è una battaglia sociale e come ogni lotta sociale la potremo vincere se sapremo essere uniti.
Giovanni Falcone disse :” La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.”
Non possiamo che onorare quelle parole perché anche noi come cittadini e militanti della Cgil capiamo cosa significa piangere i propri compagni e amici, trucidati da criminali senza scrupoli.
siamo da sempre contro mafia e terrorismo e faremo tutto ciò che serve affinché si possa realizzare il sogno di Falcone: una mafia finalmente sconfitta da tutte le forze migliori della società e delle sue istituzioni.
Alessio Gramolati
Segretario Spi Cgil Toscana

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